Epstein, media: “Le guardie carcerarie erano addormentate durante il turno”

Le due guardie carcerarie che erano assegnate a controllare Jeffrey Epstein nella notte del suo presunto suicidio hanno dormito durante il loro turno, non controllando il detenuto per circa 3 ore, come avrebbero invece dovuto fare.

MILANO – Le due guardie carcerarie che erano assegnate a controllare Jeffrey Epstein nella notte del suo presunto suicidio hanno dormito durante il loro turno, non controllando il detenuto per circa 3 ore, come avrebbero invece dovuto fare. Lo ha riferito il New York Times, citando funzionari impegnati nelle indagini sul decesso nel Metropolitan Correctional Center di Manhattan, a New York. Inoltre, i media affermano che le due guardie avrebbero falsificato i dati per mostrare di aver controllato ogni mezz’ora i detenuti dell’unità dove era rinchiuso Epstein. L?uomo era accusato di aver organizzato una rete di sfruttamento di minorenni a scopo di prostituzione. Se avessero falsificato il documento, si tratterebbe di un reato federale. Le due guardie, una delle quali non è in realtà un secondino a pieno titolo, sono state messe in congedo. Ciò per decisione del dipartimento di Giustizia; il direttore del carcere è stato trasferito temporaneamente.

Le indagini

Entrambe erano “sovraffaticate per eccesso di lavoro” e la notte del decesso avevano lavorato per più ore rispetto a quelle previste, a causa della mancanza di personale; uno dei due secondini era al quinto turno consecutivo con ore extra. Un sindacato di lavoratori pubblici ha dichiarato al Washington Post che nel carcere di Manhattan le guardie penitenziarie lavorano spesso per 60-70 ore settimanali. Ciò a causa della carenza di personale. Sia l’Fbi, sia il dipartimento di Giustizia, hanno lanciato indagini sul presunto suicidio di Epstein.

LaPresse

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