Ercolano, la criminalità sfida lo Stato: quarto raid con spari in pochi giorni. Ieri in via Cupa Monti

614
Via Cupa Monti ad Ercolano

ERCOLANO – Ancora paura nella notte nell’area vesuviana. La quiete di via Cupa Monti a Ercolano è stata squarciata dall’esplosione di diversi colpi di arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Portici-Ercolano, allertati da una segnalazione anonima. Al loro arrivo, però, non sono stati trovati bossoli né si sono registrati danni a cose o persone. Un vero e proprio giallo. Tuttavia, la dinamica e il contesto in cui l’episodio si inserisce lasciano poco spazio ai dubbi: si è trattato di un chiaro segnale, un nuovo inquietante messaggio nel quadro di una tensione criminale che da tempo serpeggia nella zona. L’episodio, infatti, non può essere letto come un gesto isolato.

Al contrario, si inserisce in un’escalation di episodi legati alla faida tra gruppi criminali che si contendono il controllo del territorio vesuviano, una rete che coinvolge non solo Ercolano, ma anche Portici, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco e i comuni limitrofi. Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno registrato una recrudescenza di fenomeni criminali, con segnali inequivocabili di una guerra tra clan in corso. Estorsioni, intimidazioni, “stese” e colpi d’avvertimento sono tornati a essere strumenti di comunicazione tra gruppi rivali, decisi a spartirsi il controllo delle piazze di spaccio e dei racket delle attività commerciali.

In questo contesto, i colpi esplosi in via Cupa Monti potrebbero rappresentare un avvertimento a un clan rivale o a qualche imprenditore locale, oppure essere l’ennesimo gesto dimostrativo volto a riaffermare una presenza criminale nel quartiere. La mancanza di bossoli o danni visibili potrebbe essere indicativa di un’azione rapida e mirata, messa in atto per incutere timore più che per colpire materialmente. L’amministrazione comunale, che in più occasioni ha ribadito la ferma volontà di contrastare la criminalità organizzata, si trova ora davanti all’ennesima prova di forza da parte del crimine. “Non arretreremo nemmeno di un millimetro di fronte a chi vuole seminare terrore e insicurezza tra i cittadini”, hanno più volte dichiarato dal Comune, che insieme alle forze dell’ordine promette una risposta coordinata. La popolazione, però, vive nell’angoscia.

“Non è la prima volta che sentiamo queste notizie. Viviamo nella paura che possa succedere qualcosa di grave, soprattutto ai nostri figli”, racconta un residente della zona. Il silenzio che spesso segue questi episodi è il riflesso di una cultura del timore e dell’omertà, difficile da spezzare in contesti dove la criminalità rappresenta, ancora oggi, un potere alternativo radicato. Le indagini della polizia proseguono per individuare i responsabili e risalire alla matrice dell’attentato. Nel frattempo, Ercolano si ritrova nuovamente al centro di una spirale di violenza che ricorda scenari passati, mai del tutto archiviati. Una città che cerca riscatto, ma che deve ancora fare i conti con un sottobosco criminale feroce, organizzato e pronto a colpire per riaffermare il proprio dominio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome