MILANO (LaPresse) – Con le ultime partenze salgono a 19 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza a luglio nell’estate 2018. Che complessivamente fa segnare un aumento dell’1% degli italiani in viaggio, rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che ben l’88% degli italiani in vacanza rimane nei confini nazionali.
L’analisi della Coldiretti: 6 italiani su 10 scelgono il mare
“Se è il mare a fare la parte del leone per più di 6 italiani su 10 (62%), al secondo posto si classificano le città d’arte. A pari merito con parchi, oasi, riserve e la campagna, seguiti dalla montagna.” Il 60% degli italiani in viaggio, riferisce la Coldiretti, “ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.campagnamica.it”.
Le abitudini alimentari in vacanza
La durata media del tempo trascorso lontano da casa dai vacanzieri è quest’anno, sottolinea la Coldiretti, di 11,3 giorni con circa 1/3 è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi. Ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
“Il 34% dei vacanzieri consuma pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 9% in agriturismi, l’8% in pizzeria. Ma più uno su quattro (il 26%) mangia a casa. Anche se non manca che sceglie paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. A guidare la scelta della vacanza per la metà degli italiani (50%) quest’anno è la voglia di relax e benessere. Seguita dagli interessi naturalistici e da quelli culturali”.
L’Italia è ricca di prodotti unici
“L’Italia – conclude la Coldiretti – offre infatti ai vacanzieri il primato dell’agricoltura più green d’Europa con 294 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari in regola per residui chimici irregolari (99,4%)”.