Milano, 3 lug. (AWE/LaPresse) – Poco meno di un italiano su cinque quest’anno non partirà per le ferie estive. A segnalarlo è un’indagine di mUp Research e Norstat, da cui emerge che saranno 8,3 milioni gli italiani che resteranno a casa quest’estate. Ad aumentare, in compenso, è la spesa dei turisti che arrivano da fuori, e in particolare da Medio Oriente e Far East, come testimoniato dagli aumenti di scambi effettuati con monete provenienti da quelle aree. La prima ragione per restare a casa è economica: 5,3 milioni di persone, il 64% di chi rinuncerà alle vacanze, non può permettersele. Appuntamento invece solo rimandato per 1,4 milioni di persone (17% dei rispondenti che non partiranno), che faranno sì le ferie, ma più avanti. Può sembrare curioso, ma ci sono 1,2 milioni di italiani (15%) che non andranno in vacanza per libera scelta. A dover rinunciare alle ferie per motivi economici, quest’anno, sono principalmente le famiglie con 3 o 4 componenti, ma anche i giovani con età compresa fra i 25 e i 34 anni.
i dati
Il Belpaese si conferma comunque la meta privilegiata per i vacanzieri italiani, tanto che più di 7 su 10 sceglieranno come destinazione una delle località di villeggiatura italiana. Ma l’Italia piace anche agli stranieri, cresce infatti la spesa dei viaggiatori provenienti da Medio Oriente e dal Far East. Secondo un’analisi di Best and Fast Change, società cambiavalute fiorentina, la valuta con il maggiore aumento di scambi nel 2017 è il dinaro kuwaitiano. Un incremento che lo scorso anno ha toccato il 55%, seguito da quello dello shekel israeliano (+30%), dello yen (+16%), del rublo (+14%) e della lira turca (+13,6%). Ma tra le monete più scambiate in volume figura lo yuan cinese, che lo scorso anno ha fatto registrare un aumento di transazioni del 5%. Non è un caso per Fabrizio Signorelli, amministratore unico di Best and Fast Change. “La spesa per vacanze dei turisti dell’Asia è cresciuta del 9,6% nel 2017”, commenta Signorelli, ricordando che dall’indagine sul turismo internazionale della Banca d’Italia emerge come i viaggiatori stranieri in Italia abbiao speso lo scorso anno 39,2 miliardi, pari al 2,3% del Pil, con un incremento del 7,7%. Il contributo dei visitatori provenienti dall’eurozona, in confronto, incide in maniera più contenuta, con i flussi provenienti da Germania e Francia che valgono circa 10 miliardi.