MILANO (LaPresse) – I rider conquistano il riconoscimento contrattuale, nell’ambito del contratto nazionale di lavoro della logistica, trasporti merci e spedizioni. “Un punto di svolta” per i cosiddetti lavori della gig economy. Esultano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che con le associazioni datoriali hanno concordato la stesura dell’articolato. La figura dei rider, i fattorini che in bici o scooter consegnano merci a domicilio, è stata infatti introdotta per la prima volta nell’ultimo rinnovo del Ccnl lo scorso 3 dicembre. Rinviando la stesura a una successiva trattativa, ora conclusa.
I rider conquistano tutele salariali, assicurative e previdenziali tipiche del rapporto subordinato e quelle contrattuali come assistenza sanitaria integrativa e bilateralità
L’inquadramento è con parametri retributivi creati ad hoc. L’orario di lavoro è flessibile. E può essere sia full time che part time. con 39 ore settimanali distribuibili in massimo 6 giorni a settimana. con un minimo giornaliero di 2 ore fino a un massimo di 8. Con la possibilità di coniugare la distribuzione urbana delle merci con il lavoro in magazzino. Previsti a carico delle aziende i Dpi (Dispositivi di protezione individuale), come caschi e pettorine catarifrangenti. Inoltre, è istituita la contrattazione di secondo livello, per cogliere le specificità dei differenti contesti territoriali urbani dove i fattorini operano.
“Ora anche i rider sono tutelati”, rimarcano i sindacati. Mentre le associazioni datoriali sottolineano che l’articolato siglato “elimina una situazione che esponeva imprese e lavoratori a situazioni ambigue”.
Nel panorama della gig economy notizie positive anche dalla spagnola Glovo. La start-up specializzata nelle consegne a domicilio ha raccolto 115 milioni di euro da investitori internazionali. Soldi che saranno utilizzati per assumere più di 100 ingegneri informatici nei prossimi mesi. Tra i principali investitori ci sono i fondi giapponesi Rakuten Capital, lo spagnolo Seaya Ventures e il franco-cinese Cathay Innovation. Creata nel 2015 a Barcellona, la società conta 1 milione di utenti e 5.600 aziende associate. Oltre a essere presente in 21 città in Spagna, Glovo è attiva nei principali centri di 17 Paesi, in particolare in Europa, come Milano, Roma, Parigi, Istanbul, Casablanca, nonché in America Latina.