Euro 2020, un Paese intero tifa Azzurri. Gravina: “Sogno diventato storia”

Foto Valerio Portelli/LaPresse

MILANO – Un Paese intero è pronto a spingere gli Azzurri alla conquista degli Europei di calcio, domenica alle 21 ora italiana è in programma la finale a Wembley contro la vincente della semifinale di stasera tra Inghilterra e Danimarca. Dopo il successo contro la Spagna per le piazze e le strade italiane si sono riviste immagini che hanno rimandato con la mente e i ricordi ai trionfi Mondiali del 2006 e prima ancora del 1982.

Per la prima volta dopo due anni di pandemia di Covid, anche grazie al procedere della campagna vaccinale, ci si è potuti lasciare andare con abbracci e festeggiamenti tutti uniti. Da Torino a Milano, da Roma e Napoli: i colori Azzurri ancora una volta hanno riunito un popolo spesso diviso su tutto. A conferma di questa passione travolgente, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri ha voluto seguire la partita all’aeroporto militare di Ciampino di rientro dal suo viaggio istituzionale in Francia.

Inoltre a quanto apprende LaPresse da fonti italiane, o lo stesso capo dello Stato o il presidente del Consiglio Mario Draghi volerà infatti nella capitale britannica per assistere al match e sostenere da vicino l’Italia. Come da protocollo in questi casi la Uefa invita le istituzioni nazionali: Quirinale e Palazzo Chigi stanno valutando la situazione e sarà deciso nelle prossime ore, viene spiegato, chi dei due sarà presente a Londra.

“Questa nazionale è il simbolo di unità dell’Italia, è il risultato di una equazione semplice ma straordinaria, cuore, anima e coraggio, che diventi elemento di unità. Abbiamo lavorato come tutto il club Italia su un progetto straordinario. Il risultato più bello non è aver centrato la finale ma è tutto quello che il risultato sta comportando”, ha sottolineato con orgoglio il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale odierno.

“I grandi successi passano sempre attraverso grandi sofferenze”, aveva ricordato Gravina prima di prendere parte al Consiglio Nazionale del Coni. Proprio da Palazzo H è partita una standing ovation per Gravina, il ct Roberto Mancini e i suoi ragazzi. “Stiamo in assoluto rendendo orgogliosi gli italiani, per tanti sport, in particolare per la nazionale italiana di calcio”, ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Oggi tutto quello che è sembrato un sogno è diventato storia. Non parliamo di eventi straordinari, continuiamo ad alimentare questo entusiasmo, non so cosa succederà domenica a Londra. Ma si può dire che tutti gli italiani hanno vissuto una storia molto bella”, ha dichiarato ancora Gravina ringraziando per gli attestati di affetto ricevuti dopo le vittorie della Nazionale.

“Oggi è emerso un percorso, la capacità di essere un gruppo monolitico. Se siamo divisi avremo pochissimo, dobbiamo imparare a moltiplicare i nostri interessi. Dobbiamo essere la sommatoria degli interessi di un sistema che ha il diritto di rivendicare la sua dignità. Oggi emerge in maniera decisa la capacità di stare assieme e insieme fare proposte precise nell’interesse di tutto lo sport”, ha aggiunto.

Intanto, mentre la squadra azzurra è tornata a Coverciano per iniziare a preparare la finalissima di domenica (da valutare la capacità di recupero di capitan Chiellini, lo stato di forma di Florenzi e degli altri acciaccati), la Federazione si è messa al lavoro per organizzare una trasferta per circa 1000 tifosi italiani a Wembley. L’iniziativa prevede comunque il rispetto di una serie di condizioni attraverso le quali poter derogare le attuali disposizioni relative alla necessaria quarantena imposte dal Governo britannico per i viaggiatori provenienti dall’Italia.

Nello specifico i tifosi provenienti dall’Italia potranno rimanere nel territorio britannico per un massimo di 12 ore; dovranno raggiungere Londra rispettando il concetto di ‘bolla di sicurezza’ tramite l’utilizzo esclusivo di voli charter e di trasporti dedicati dall’aeroporto di arrivo a Londra fino a Wembley. Nello stadio sarà dedicato loro uno specifico settore dell’impianto, ma prima di entrare tutti i tifosi dovranno esibire la prova di un tampone molecolare con risultato negativo.

Infine, così come previsto dalle attuali normative e disposizioni del Governo italiano e del Ministero della Salute, al rientro in Italia tutti i tifosi dovranno effettuare obbligatoriamente 5 giorni di isolamento fiduciario. Da segnalare, infine, l’idea della sindaca di Roma Virginia Raggi di trasmettere la finale sui maxischermi dello stadio Olimpico. “Sarebbe un bel modo per tifare tutti insieme la Nazionale”, ha twittato Raggi.(LaPresse)

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