ROMA – Un primo tempo per sognare e illudere, un secondo per precipitare di colpo negli abissi più bui e spegnere ogni possibilità di garantirsi la finale di Europa League di Danzica. La Roma all’Old Trafford si butta via travolta per 6-2 dalla forza e la qualità del Manchester United dopo aver chiuso i primi 45 minuti in vantaggio per 2-1 nonostante lo svantaggio iniziale nei primi minuti e i tre cambi forzati che hanno condizionato alla lunga il match. Ha pesato l’esperienza, la qualità dei Red Devils mai in ansia anche nei momenti più duri e la tenuta mentale e caratteriale dei giallorossi capaci di giocare come spesso gli è accaduto per tutto l’arco della stagione, ad intermittenza per poi spegnersi in un black out che brucia.
I giallorossi hanno pagato a caro prezzo i cali di tensione così contro lo United, frutto anche di un atteggiamento fin troppo propositivo certificato da almeno tre gol subiti in contropiede. Colpita a freddo da Fernandes, la squadra ha trovato nel primo tempo la forza di reagire agli infortuni in serie (Veretout, Pau Lopez e Spinazzola) trovando prima il pareggio su rigore con Pellegrini e poi con Dzeko al 33′. Ha retto per tutto il primo tempo per poi sciogliersi nella seconda frazione, con la doppietta di Cavani, la seconda rete di Fernandes e poi Pogba e Greenwood a chiudere l’opera per un’altra roboante sconfitta giallorossa dopo il 7-1 del 2006 in Champions League.
(LaPresse)