Sono duecento gli aspiranti candidati grillini che accedono al secondo turno delle Europarlamentarie. Tra chi ha superato le selezioni ci sono Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, e l’ex Iena Dino Giarrusso.
A chiedere la candidatura erano stati in 2600. Adesso, invece, ne sono duecento. Una sorta di ‘talent’ della politica, affidata alla segretissima piattaforma Rousseau.
La scelta è avvenuta su base regionale: passano i primi dieci per ogni regione. Alle circoscrizioni Nord Est, Nord Ovest e Centro toccano 120 candidati, al Sud 60 e alle Isole 20.
A comunicare i dati è stata una nota stampa pubblicata sul blog delle Stelle. “Gli altri parlano, il MoVimento 5 Stelle agisce. E’ l’unica forza politica – si legge nel comunicato – che fa partecipare alla scelta delle candidature tutti i suoi iscritti. Gli altri partiti li decideranno come sempre in qualche segreta stanza”.
“Hanno accesso al secondo turno – viene specificato – i 10 candidati più votati di ogni Regione, che sono in ordine alfabetico e senza i voti ricevuti per non influenzare il secondo turno”.
Le elezioni europee di maggio saranno un banco di prova fondamentale per il Movimento. I sondaggi danno la creatura di Beppe Grillo in netto calo. L’elettorato che aveva creduto nella proposta dei 5 Stelle si sarebbe notevolmente indebolito. Polemiche interne, caos, dubbi sulle selezioni dei candidati, epurazioni, indagini e l’alleanza con la Lega rischiano di sgretolare il gruppo.
Ma ad indebolire il partito di Luigi Di Maio principalmente è proprio il suo alleato di governo. Il Movimento sta subendo la linea del Carroccio. E’ Matteo Salvini che impone la linea all’esecutivo. Dall’immigrazione alla legittima difesa a diventare ‘legge’ è la volontà leghista. Con buona pace di chi dovrebbe fare da arbitro tra le due anime: Giuseppe Conte.