Europee, da destra ai liberali: Di Maio presenta gli alleati e ‘scaccia’ i violenti

Il leader del Movimento 5 Stelle svela i suoi alleati

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 16-10-2018 - Roma Politica Mise. Incontro per i Centri per l'impiego tra il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e gli assessori al Lavoro delle Regioni. Nella foto Luigi Di Maio Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 16-10-2018 - Rome Politics Mise. Meeting for Employment Centers. In the picture Luigi Di Maio

ROMA – Giovani, barricaderi, all’opposizione, e con un unico pallino: quello della democrazia diretta. Luigi Di Maio, ancora silente con la stampa dopo la scottatura delle elezioni in Abruzzo, ha presentato quattro partiti che si alleeranno con i Cinque Stelle alle prossime elezioni europee di maggio. La speranza è quella di formare un gruppo con sette paesi diversi. Per questo il grosso del lavoro è ancora tutto da fare, come il Manifesto che dovrebbe tenere insieme le loro istanze. Per ora sono solo stati fissati dieci punti il cui denominatore comune è un’Europa più giusta, più equa e a misura di cittadino.

Ma prima di presentare i 4 candidati, Di Maio ha voluto chiarire una questione che stava mettendo in serio imbarazzo lui e il Movimento tutto. “Abbiamo raccolto la sfida di rappresentare un nuovo gruppo europeo. Non ci sono gli esponenti dei gilet gialli, perché non abbiamo intenzione di dialogare con quelle anime che parlano di ‘guerra civile’ e ‘lotta armata’ ha detto in risposta a un fuorionda in cui si sente Christophe Chalençon, uno dei gilet gialli incontrati a Parigi anche da Di Battista, parlare di “golpe” e paramilitari”.

Chiarito questo, il capo politico grillino ha passato in rassegna i suo 4 compagni di avventura. Uno di questi è il croato Ivan Vilibor Sincic, giovane leader del partito Human Blockade (Zivi Zig). Sincic è membro del Parlamento croato dal 2015 ed è stato candidato alle elezioni presidenziali del 2014, ottenendo un ottimo 16,4% dei voti. Il suo partito è definito populista e si rifiuta di essere etichettato come di destra o di sinistra. Tra le sue battaglie centrali ci sono la legalizzazione della marijuana, la nazionalizzazione del sistema bancario, l’opposizione agli sfratti, i cibi geneticamente modificati e il rilancio delle agricolture locali.

Il leader del Movimento 5 Stelle svela i suoi alleati

Per la Polonia c’è Pawel Kukiz, che a capo del suo partito Kukiz 15, è una rock star, cantante e attore di ultradestra e populista. La sua prima battaglia è quella di riformare il sistema elettorale polacco passando dal proporzionale ai collegi uninominali. Tra le priorità ha l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e il sostegno ai piccoli produttori locali.

L’unica donna presente è Karoliina Kahonen, tra i fondatori del partito finlandese Liike Nyt, di stampo liberale e fortemente orientato alla democrazia partecipativa. I loro valori fondanti sono difesa dello Stato sociale, lotta ai cambiamenti climatici e aiuti alle fasce più deboli della società.

Infine il greco Evangelos Tsiobanidis, leader di Akkel, il partito degli agricoltori. Ha particolarmente a cuore le tematiche legate all’ambiente e l’avversione ai trattati di libero commercio. Si tratta di convinti sostenitori della necessità di rafforzare le istituzioni attraverso una costante interazione tra eletti ed elettori.

Di Maio è convinto: “Abbiamo una sfida e un progetto ambizioso, saremo il nuovo ago della bilancia della nuova Unione Europa”. La battaglia a Bruxelles, soprattutto con Salvini, è appena cominciata.

Denise Faticante (LaPresse)

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