NAPOLI – La “due giorni” organizzata da Stefano Bonaccini a Cesena ha visto la nascita di Energia Popolare, la corrente che unisce lo stesso governatore dell’Emilia e Lorenzo Guerini e che comprende il governatore Vincenzo De Luca e suo figlio, il deputato Piero. Una mina vagante contro la segretaria nazionale Elly Schlein che ormai da qualche tempo ha capito di non poter tirare la corda in Campania (regione che già l’ha punita alle Primarie) e cerca la trattativa. Durante la giornata inaugurale dell’altro ieri non è sfuggito ai presenti l’abbraccio tra Schlein e Piero De Luca: è in corso un tentativo di mediazione da parte di altri esponenti del partito per far capire alla segretaria che in Campania l’asse formato dal governatore, dal capogruppo in Regione Mario Casillo e dall’ex parlamentare Lello Topo regge. L’unica soluzione per chiudere lo scontro in atto è accogliere la richiesta di “don Vincenzo” – avanzata già nell’incontro con la segretaria dell’11 giugno scorso – di fare svolgere il congresso regionale prima delle Europee, contrariamente a quanto vorrebbe la Schlein. Il gruppo De Luca-Casillo-Topo, per rafforzare il legame che gli consente di governare il Pd in Campania ha già optato per la candidatura dell’ex deputato alle Europee, scelta condivisa anche dai consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Franco Picarone, Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi. Ora De Luca intende approfittare della mediazione romana per inserire anche una donna nella liste alle europee del Pd: in questo modo il governatore vorrebbe pescare anche i voti dei consiglieri regionali e dei sindaci che fanno capo a lui, ma non appartengono al Pd. Gli indizi, come si ipotizza da tempo, portano all’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, ma non sono escluse sorprese.
Ieri Bonaccini ha assicurato che “non fondiamo una corrente, ma facciamo vivere un’area politico-culturale che superi il correntismo esasperato che, in alcuni casi, aveva persino paralizzato il partito”. Fatto sta che il gruppo si sta organizzando e De Luca junior dovrebbe avere l’incarico di coordinatore per il Sud. Guarda caso, le stesse competenze che gli erano state promesse nel partito in caso di vittoria di Bonaccini alle Primarie. E ieri il governatore emiliano ha detto fra l’altro che “se pensiamo che le nostre divisioni ci rafforzano sarebbe un grande regalo alla destra. Essere uniti noi è la premessa per vincere. Ma dobbiamo avere una proposta alternativa alla destra… Qui ci sono donne, uomini, ragazze e ragazzi che indossano solo una maglietta, a partire da me, che è quella del Partito democratico, perché il Pd è casa nostra ed è casa di tutti”.
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