NAPOLI – Fratelli d’Italia punta a diventare il partito guida anche in Campania. Non si nasconde il deputato Gimmi Cangiano: alle Europee e alle prossime Regionali, il partito di Giorgia Meloni vuole fare la voce grossa, tenendo aperte le porte alla società civile ma evitando l’assalto alla diligenza.
Onorevole Cangiano, Fratelli d’Italia punta a imporsi come prima forza politica anche alle prossime Europee. Quale sarà il profilo dei candidati che scenderà in campo per il vostro partito?
I sondaggi continuano a decretare FdI saldamente prima forza politica nazionale, con un trend di consensi costantemente in crescita. È naturale che le Europee saranno un importante banco di prova per confermare i sondaggi con numeri reali. Per questo punteremo a candidati di spessore, seguendo la stessa linea vincente già usata per le Politiche dello scorso anno. Ripartendo, giustamente e dove possibile dagli uscenti, ci sarà un giusto equilibrio tra candidati espressione diretta del Partito, della società civile e del tessuto economico-imprenditoriale che sta dando nuovo slancio ai livelli occupazionali. L’obiettivo resta sempre quello di proporre agli elettori persone perbene e conosciute per il loro impegno e la loro dedizione alla risoluzione dei problemi che vivono i nostri territori.
Fdi imbarcherà anche candidati provenienti da altre forze politiche?
Il termine “imbarcare” non appartiene alla nostra cultura politica. E il percorso lungo un decennio che ci ha visti arrivare poi in vetta ai consensi, ne è la dimostrazione. Siamo però un partito aperto ed inclusivo, mai autoreferenziale. Chi si è rivisto nel nostro progetto, chi ha sposato il nostro programma, chi condivide la nostra visione dell’Italia, troverà sempre in noi interlocutori attenti e disponibili. Nessuna preclusione. Nessun “razzismo politico”. Ma nemmeno un mortificante “calciomercato”. Anche perché ad oggi non ci interessano i numeri. Ci interessano la coerenza delle idee e la concretezza dei fatti.
Alle Regionali rivendicherete la scelta del candidato governatore?
Non vorrei sembrare ripetitivo, ma essere il primo partito in Italia ed il partito di Governo a maggioranza relativa, ci chiede anche in Campania di fare scelte decise, ferme e coerenti con il percorso nazionale. Stiamo dimostrando quotidianamente attraverso i nostri Consiglieri Regionali il livello e la qualità della nostra azione politica. E esprimiamo tra le cariche istituzionali più autorevoli nomi campani dall’alto valore e dalla indiscussa ed indiscutibile esperienza ed integrità. Abbiamo tutte le carte in regola per cambiare il corso, tra l’altro pessimo, delle cose anche in Campania. Mettendo fine ad un dominio deluchiano dannoso ed umiliante per la nostra Regione.
E’ prevista, nel prossimo futuro, anche una riorganizzazione interna delle cariche partitiche in Campania?
Tra qualche settimana in tutta Italia, ed anche qui in Campania, saranno celebrati momenti informativi e di confronto, sia interno che esterno, per rendere noti i risultati del Governo Meloni ad un anno dalle Elezioni. Sarà quello il momento giusto per affrontare anche questo discorso e per verificare se esistono urgenze o condizioni atte a rivedere gli assetti del Partito. Ma senza stress, senza ansie e senza pressioni di alcun tipo.
La nascita del nuovo movimento con Caldoro e Grimaldi, in cui ci sono anche ex del centrosinistra, è stata promossa come un’iniziativa federativa con Fratelli d’Italia. Perché questi esponenti politici non sono stati accolti direttamente nel partito?
Il gruppo politico che fa capo a Caldoro, condivide con noi un percorso che ci ha già visti spesso muoverci sulle stesse posizioni. Con i naturali distinguo che però non hanno mai rappresentato un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi comuni. In questi distinguo c’è forse la natura federativa di questo primo approccio organico con gli amici che fanno capo a Massimo Grimaldi e Stefano Caldoro. Un primo passo di una strada che ci vedrà comunque insieme. Personalmente sono contento se la bontà del nostro progetto politico ha fatto breccia anche in chi inizialmente non si rivedeva nelle nostre idee. La Politica è ormai liquida. E fare l’interesse degli elettori e dei cittadini, deve essere la prima ideologia di chiunque decida di praticarla.
Sull’autonomia l’accusa che arriva dal centrosinistra è che la riforma Calderoli aumenterà il gap tra il Nord e il Sud del Paese. Come risponde a questa lettura?
Sull’autonomia ci si potrebbe anche confrontare, qualora si scendesse dalle barricate. Perché è lì che si sono ritirati i rappresentanti istituzionali del centrosinistra. Forse, dialogando, avrebbero capito che non è vero ciò che sostengono, e che molte delle cose che oggi questo Governo propone, erano già state fortemente chieste da De Luca stesso nel 2019. Evidentemente allora andavano bene perché al Governo c’erano loro. Oggi che sono all’opposizione, l’opposizione la fanno nel modo in cui risulta loro più semplice: urlando continuamente al disastro imminente. La cosa triste è che se disastro c’è, è quello che stanno lasciando in eredità e che ha condannato la Campania ad essere fanalino di coda in tantissimi settori e nel mantenimento dei livelli almeno minimi delle prestazioni essenziali. La nostra idea di autonomia tende a garantire questi livelli, dando però spazio gestionale rispetto a quei settori che per fortuna ancora mantengono risultati importanti.
Sulla gestione dell’Asi c’è chi accusa Fdi di stare fornendo un ‘appoggio esterno’ al centro sinistra per sostituire Angelo Mascolo. C’è una collaborazione con i deluchiani su questo o altri temi?
Non mi risulta che FdI abbia fatto mai da stampella o da appoggio esterno ai deluchiani. Credo sia chiaro dalle mie parole quale è la nostra considerazione del suo “sistema politico”. A Salerno abbiamo una classe dirigente seria e da sempre coerente con la nostra linea politica. Ed i Parlamentari eletti hanno sempre lavorato nell’interesse esclusivo dei cittadini e degli elettori. Sono sicuro che continuano a farlo e che qualsiasi scelta fatta, sia sempre finalizzata esclusivamente a tutelare il territorio. C’è da dire anche che le scelte fatte da De Luca nella individuazione dei nominativi, non sono mai finalizzate al bene comune. Caserta ne è chiaro esempio. Spesso sono operazioni di marketing elettorale, che finiscono per ritorcersi contro la sua stessa azione politica. Ovvio che poi il Governatore le provi tutte per risolvere i problemi con gli stessi mezzi poco ortodossi con cui li ha creati. E questa mentalità non ci appartiene.
E, invece, con gli alleati come sono i rapporti? Sugli extraprofitti Forza Italia sta provando a limitare l’azione del governo.
I rapporti con gli alleati sono più che buoni, sia a livello centrale che periferico. Sulla questione degli extraprofitti, il Premier Meloni ed i vertici di Forza Italia hanno avuto modo di confrontarsi. Ed il clima a Roma è sereno. Ci aspettano appuntamenti politici ed elettorali importanti: ad oggi farci trovare pronti è l’unico obiettivo del centrodestra unito e di Fratelli d’Italia.
Per lei è un’estate particolare. Oltre alle vicende politiche è diventato un nome presente sulle pagine dei rotocalchi per la sua love story con la showgirl Valeria Marini.
Della mia vita privata preferisco non parlare tanto. Già molto si è detto in queste settimane, ma io ho sempre cercato di mantenere il profilo basso. Posso però sicuramente dire che sto vivendo una intensa storia d’amore, inaspettata ma profonda, con una donna veramente straordinaria e coinvolgente.
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