FIRENZE – “Ieri mi sono sbagliato. Non sarebbero tre le liste del centrosinistra alle elezioni europee. Come ci informa ‘Repubblica’, potrebbero essere addirittura sei con il rischio che alcune non superino la soglia del 4 per cento e disperdano il voto. Questa frammentazione è il segno che non si percepisce la gravità della situazione, il carattere epocale delle elezioni europee in cui sono in gioco valori fondamentali della nostra civiltà democratica e sociale”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
La lista unitaria è un’alternativa forte
“Il popolo di centrosinistra – aggiunge Rossi – mostra di avere questa consapevolezza e si mobilita, partecipa alle manifestazioni del sindacato e contro il razzismo, torna a votare alle regionali, si mette in fila ai gazebo del Pd. Io penso che questo popolo si aspetti dai dirigenti nazionali un segnale di unità. Una proposta politica che abbia un senso e sia adeguata allo scontro politico in atto. Ecco perché, fin da subito, sono stato a favore di una lista unitaria che metta insieme Pd, liberal-democratici, associazioni europeiste e gruppi civici e di sinistra. E tutti coloro che si richiamano agli ideali e alla storia del socialismo e della sinistra italiana e europea”.
Rossi compatta il fronte: dividersi sarebbe un errore
“Capisco che i compagni di Rifondazione e della sinistra estrema non siano d’accordo e capisco, meno per la verità, la voglia di contarsi di +Europa. Ma dividersi ancora e produrre altre liste e listarelle – conclude – sarebbe un tragico errore. E il tempo sta per scadere”.
(LaPresse)