NAPOLI – Intesa in vista per le Europee fra Lega e Udc. I rispettivi leader nazionali Matteo Salvini e Lorenzo Cesa sono in contatto per includere alcuni nomi del partito centrista nelle liste del Carroccio, in particolare nella circoscrizione Sud. L’Udc, infatti, difficilmente potrebbe raggiungere il 4% dei voti con una lista autonoma e avrebbe ideato questo accordo sperando di poter piazzare un nome a Bruxelles. I leghisti, da parte loro, contano su qualche voto in più in zone dove tradizionalmente non sono molto forti, in particolare Campania (dove l’Udc fa capo all’ex parlamentare Nunzio Testa) e Puglia, anche se i feudi elettorali centristi sono ormai molto ridotti: l’obiettivo è avvicinarsi alle percentuali di Forza Italia, in modo da accreditarsi come “seconda gamba” della coalizione di centrodestra.
In prospettiva, l’intesa fra i due partiti dovrebbe segnare anche la fine del gruppo parlamentare composto da Udc, Noi moderati, Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro e Movimento associativo italiani all’estero: gli uomini di Cesa avrebbero in mente altre soluzioni, con l’aiuto di Salvini. Anche per questo il leader nazionale di Noi moderati Maurizio Lupi sta avvicinando il suo partito a Forza Italia. “Abbiamo discusso con il ministro Antonio Tajani per fare una lista comune” per la candidatura alle elezioni europee, ha detto Lupi, intervenendo alla trasmissione “In mezz’ora”, su Rai3. “Stiamo lavorando sul simbolo perché Noi moderati non si scioglie in Forza Italia”, ha aggiunto. Un lavoro diplomatico che in Campania dovrebbe essere seguito dal responsabile regionale, il deputato Pino Bicchielli.
Già a dicembre scorso Forza Italia e Noi moderati hanno presentato l’intergruppo consiliare alla Regione Lazio. Adesso si punta all’Europa, con l’obiettivo di superare il 10 per cento dei voti, sotto le insegne del Partito popolare europeo.
In base ai recenti sondaggi di Ipsos e Tecné, Forza Italia (secondo il primo istituto di ricerca) supera dello 0,7 e dell’1,7 per cento (per il secondo istituto) i salviniani. L’intesa Tajani-Lupi potrebbe piacere anche a Giorgia Meloni: Fratelli d’Italia non accetta le posizioni euroscettiche della Lega e sarebbe interessata a rafforzare il Ppe.
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