ROMA – L’alleanza con i sovranisti rivendicata in piazza a Milano da Matteo Salvini “non può essere la soluzione ai problemi italiani”. Lo afferma il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della Sera. Secondo Tajani infatti “stare con loro significa isolarsi, condannarsi all’irrilevanza, non far pesare i propri voti a vantaggio del proprio Paese”. “Berlusconi per primo, e dietro di lui io, siamo gli unici rappresentanti di partiti italiani ad avere la leadership, l’esperienza, le conoscenze, i rapporti che servono per trattare e contare in Europa. Gli altri schierano le riserve” attacca.
“Noi vogliamo cambiare l’Europa della burocrazia per far vincere la politica, e per farlo dobbiamo avere la forza: per questo siamo per un Ppe alternativo al Pse che guarda anche alla sua destra, e allo stesso Salvini, ma non su queste posizioni. Primo, perché i compagni di strada che si è scelto Salvini sono anti-italiani, sull’immigrazione, sulle politiche economiche; secondo, perché il loro estremismo – con accenti razzisti e anche antisemiti – mette a rischio i valori dell’Europa; terzo, perché solo trattando con Merkel, con Macron, e non litigando e insultando tutti, si ottengono risultati”. Salvini continua a dire che non ha alcuna intenzione di far cadere il governo. “E allora significa che votare Lega è esattamente la stessa cosa che votare M5S: non cambia nulla e nulla cambierà. Perché i numeri in Parlamento sono quelli che sono, e la Lega può anche dire che un provvedimento non la convince, ma se è costretta a vararlo, è complice”.
(LaPresse)