NAPOLI – Un percorso ‘verde’ da valorizzare. La tratta ferroviaria dell’ex Alifana da oltre un secolo collega il capoluogo partenopeo con i piccoli e grandi centri dell’Alto Casertano e del Medio Volturno. E’ un percorso sempre meno affollato, si è registrato un esodo di pendolari negli ultimi decenni, le stazioni e i mezzi hanno subito il peso dei tagli e della valorizzazione di una mobilità incentrata sul trasporto su gomma. Eppure questa tratta dal volto ‘vintage’ ed ecologico potrebbe ritrovare una nuova attrattività. La città dell’olio di Caiazzo, Sant’Angelo in Formis con la sua Basilica Benedettina, le ricchezze archeologiche di Santa Maria Capua Vetere, le sorgenti di Triflisco, la patria del Casavecchia di Pontelatone sono solo alcune delle attrazioni che renderebbero l’Alifana il veicolo turistico perfetto per scoprire il territorio Casertano e anche quello partenopeo. La scuola Pontinpietra sta realizzando un progetto di rivitalizzazione delle stazioni della linea che collega Napoli centrale con Piedimonte Matese, un processo già iniziato nella stazione di Caiazzo nel gennaio 2020 attraverso azioni partecipate e di formazione collettiva. Ora continua con la stazione di Sant’Angelo in Formis, per poi completarsi con azioni in tutte le fermate della tratta. Decisivo in tal senso l’apporto dell’Eav e di altri sponsor che, oltre a sostenere finanziariamente il progetto, hanno colto la valenza economica e sociale del processo di sviluppo integrato che mira a valorizzare l’intero ambito territoriale. “La Linea ex Alifana – spiegano dall’associazione Pontinpietra coordinata da Gianfranca Mastroianni – mette in connessione le preziose risorse culturali, produttive, sociali e umane che descrivono l’identità e le vocazioni di sviluppo del territorio e delle comunità residenti. Questo ambizioso traguardo, tuttavia, si può raggiungere solo con la cooperazione tra le Istituzioni di governo locali e sovralocali e la partecipazione attiva della società e delle comunità locali. Per questa ragione abbiamo ritenuto di promuovere un primo ciclo di eventi, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori contributi di idee, proposte e suggerimenti. Vogliamo, altresì verificare la validità e la fondatezza delle suggestioni progettuali nella coscienza delle persone residenti, accomunate nel futuro destino del proprio territorio”.
L’obiettivo è fare rete, perché il patrimonio locale rischia di perdersi e rimanere sconosciuto ai più a causa della mancanza di collegamenti efficienti che facilitino la promozione del territorio. Il percorso è iniziato: si viaggia comodi sui sedili in pelle azzurra di uno dei treni più antichi d’Italia.
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