Ex Ilva, scontri tra manifestanti e polizia

La rabbia dopo l'arrivo di cinque ministri del governo penta-leghista

Scontri a Taranto al corteo degli ambientalisti davanti all’Ilva. Circa mille manifestanti hanno lancaito sassi e bottiglie contro i poliziotti che presiedevano la zona.

Ad innescare la rabbia è stato l’arrivo dei cinque ministri. La presenza di parte del governo penta-leghista non è stato ben vista: “E’ una provocazione. Ci raccontano bugie. Non ci fidiamo dei ministri”, hanno fatto sapere dal corteo.

L’obiettivo della protesta è bloccare la produzione: “Oggi richiamiamo solo l’attenzione sul tema – ha detto il portavoce di un’associazione che ha partecipato all’evento -. E’ ora che si programmi una settimana di manifestazioni come facemmo contro le centrali nucleari”.

I tafferugli a Taranto seguono quelli andati in scena a Torino il Primo maggio tra No-Tav e forze dell’ordine. Disordini nei giorni scorsi si sono registrati anche a Napoli all’arrivo del presidente dem Zingaretti per annunciare l’apertura della campagna elettorale per le Europee.

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