MILANO – In Francia è trionfo Mercedes. Tanto per cambiare. Anche a Le Castellet le Frecce d’Argento mettono tutti in fila a conferma di un Mondiale fino a qui non dominato, bensì stradominato: otto vittorie in altrettanto gare (solo la McLaren nel 1988 ha fatto di meglio con 11 su 11), sei doppiette. E Lewis Hamilton, primo a Le Castellet davanti a Valtteri Bottas dopo essere scattato dalla pole ed aver condotto la gara dall’inizio alla fine, ormai incamminato verso il sesto titolo Mondiale: per il britannico quarto successo consecutivo, sesto stagionale, 79° in carriera. In un aggettivo: mostruoso.
Hamilton re di Francia
Dietro alle Mercedes capaci di svettare per tutto il weekend al ‘Paul Ricard’, c’è la Ferrari di Charles Leclerc: il monegasco subisce il passo degli avversari davanti, ma nel finale, dopo una rimonta inaspettata, prova a insidiare il finlandese per il secondo posto, senza fortuna. Solo quinto posto, invece, per un rabbuiato Sebastian Vettel sull’altra Rossa, due più avanti rispetto a quelli della griglia di partenza, conseguenza di una qualifica particolarmente difficile.
Il tedesco, preceduto dalla Red Bull di Max Verstappen, prova a consolarsi con il punto extra del giro veloce, ottenuto con gomme soft all’ultima tornata. Di certo, non il weekend che Seb auspicava dopo la delusione canadese. Completano la top ten l’ottimo Carlos Sainz (McLaren), Dani Ricciardo (Renault), Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), Nico Hulkenberg (Renault) e Lando Norris (McLaren).
La Mercedes batte la Ferrari
A Le Castellet, in una pista che sulla carta non sorrideva al Cavallino, la Mercedes ha confermato la sua potenza di fuoco. Allo squadrone anglotedesco mancano i rivali, e purtroppo al pubblico, sono mancate le emozioni. L’unico che in questo momento può insidiare il leader Mondiale è Bottas, ma il britannico non si è fatto sorprendere alla partenza mantenendo la testa della corsa. Anche Leclerc difendeva la posizione contenendo l’aggressività di Verstappen, mentre Vettel, inizialmente beffato da Ricciardo, riusciva a mettersi davanti alle McLaren di Norris e Sainz.
Leclerc insegue, Vettel si allontana
Nemmeno il successivo balletto di pit stop riusciva a sconvolgere le gerarchie. La gara si vivacizzava un po’ nel finale, con Leclerc che provava, grazie alla virtual safety car, a mettere pressione a Bottas in difficoltà con le gomme. E il podio restava immutato, consentendo alla Mercedes di aggiungere un altro tassello verso la conferma dei due titoli. La classifica recita Hamilton 187, a +36 da Bottas. Leclerc insegue con 111 punti, Vettel si allontana ancora dalla vetta scivolando a – 76.
La soddisfazione di Hamilton
Soddisfatto a fine gara Hamilton: “‘Capolavoro’ è la prima parola che mi viene in mente. E’ stato davvero un grande weekend. Insieme alla squadra stiamo scrivendo delle pagine di storia e sono fiero di farne parte”. Il britannico ha comandato dall’inizio alla fine ma “non è stata per nulla una gara semplice”, ha proseguito. “Può sempre capitare qualcosa, è sempre tutto al limite quando sei in gara. Ho cercato di non forzare troppo verso la fine per non usurare troppo le gomme, ero un pochino preoccupato”, ha ammesso.
La delusione di Bottas
Il secondo posto non accontenta del tutto Bottas: “Della gara non posso dire molto, non è successo più di tanto. La partenza è stata l’occasione migliore occasione per attaccare ma anche Lewis è partito molto bene, ci ho provato ma non ci sono riuscito. Oggi era più veloce di me, si è presto presto un bel vantaggio”, ha sottolineato il finlandese. “Sono fiero del team e di me stesso. Hamilton non è imbattibile, devo soltanto lavorare di più”. Leclerc ha assicurato di aver “dato tutto. Ma le Mercedes erano troppo veloci. Rispetto alle simulazioni del venerdì oggi è stata una grande gara per noi”. E sul duello finale: “Negli ultimi due giri stavo riprendendo Bottas abbastanza velocemente, ci ho creduto fino agli ultimi metri”.
Inevitabile faccia cupa per Vettel davanti ai microfoni: “Cosa salvo di questo weekend? Il terzo posto di Charles, ma senza le difficoltà di Valtteri non ci saremmo avvicinati così tanto. Non abbiamo il ritmo per battere la Mercedes, visto che Hamilton ha avuto un’altra gara facile. La macchina non è ancora abbastanza forte – ha spiegato il tedesco Sky Sport – ma so che tutta Maranello lavora duramente. Speriamo di andare meglio in Austria”.
La sfida Ferrari-Mercedes
Il tempo stringe: nel prossimo weekend si torna già in pista al Red Bull di Spielberg, dove la Rossa dovrà in tutti i modi provare a spezzare la tirannia Mercedes per provare a tenere vivo il Mondiale. Di certo le statistiche non sorridono al Cavallino: nei casi precedenti, tutti i vincitori di 6 gare nelle prime 8, come appunto Hamilton, si sono laureati campioni del mondo a fine anno.
(LaPresse/Attilio Celeghini)