MILANO – Cambiano le stagioni ma il prodotto non cambia. La F1 inizia da dove erano finita, con le Mercedes davanti, a dominare, fare paura ed essere le più veloci e affidabili e le Rosse a rincorrere. Saranno anche test che lasciano dunque spazio a valutazioni provvisorie e quantomai parziali, ma la prima ‘tre giorni’ sul circuito di Montmelò in vista del prossimo mondiale, al via il 15 marzo a Melbourne in Australia, è già una traccia su cui la Ferrari è chiamata a rispondere in fretta.
La ‘freccia d’argento’ di Valtteri Bottas con 1.15.732 ha preceduto di 784 millesimi il compagno di scuderia Lewis Hamilton, entrato in pista nella prova pomeridiana. Terzo crono per il francese Esteban Ocon su Renault davanti al canadese Lance Stroll su Racing Point mentre per trovare la Ferrari di Sebastian Vettel, unico pilota di Maranello a scendere oggi in pista, bisogna scendere fino al tredicesimo tempo, con la SF1000 in ritardo di 2″652 su Bottas.
Un risultato che allerta e preoccupa soprattutto perchè la Ferrari ha evidenziato problemi di affidabilità al contrario di una Mercedes (quasi 500 giri in due nei tre giorni di prove senza alcun intoppo serio) che oltre a confermare l’ottima impressione destata nelle prime due giornate di test, ha mostrato di aver un passo gara molto convincente.
Per il tedesco i test sono iniziati subito in salita
La sua Ferrari si è fermata in pista all’esterno della curva 12 e il pilota ha dovuto abbandonare la monoposto. Tramite il proprio account twitter il Cavallino Rampante ha fatto sapere che si è trattato di un “problema al motore” la cui natura “verrà esaminata a Maranello”. E il secondo motore è stato montato per la sessione pomeridiana. Insomma, le prime uscite al Montmelò hanno tutta l’aria di essere state delle partenza false per la Rossa.
Il team principal Mattia Binotto ha voluto comunque precisare quali fossero le priorità della scuderia in questa prima sessione di test: “Ci siamo concentrati su un approccio diverso, per capire come si comporta la vettura in tutte le condizioni, dalle sospensioni all’aerodinamica. Non ci siamo ancora concentrati sul set up della vettura e nel cercare prestazioni. Abbiamo anche girato in condizioni non ottimali di set up: pertanto non esce la prestazione, ma non era questo il nostro obiettivo. Guardando gli altri sono sicuramente molto veloci, per l’inizio di stagione sono meno ottimista rispetto all’anno scorso. Quanto ci sentiamo dietro la Mercedes? Non abbiamo guardato questo dettaglio, ma se è di buon auspicio allora dico ‘mezzo secondo dietro'”, ha aggiunto.
Ma ci sarà molto da lavorare e la prossima settimana con la seconda finestra di test (a partire da mercoledì) servirà ad avere un quadro milgiore della situazione: “Cercheremo di ottimizzare la prestazione, lavoreremo su set up e gara. Se la Ferrari può battere la Mercedes è prematuro dirlo. La Ferrari sarà diversa in Australia. Mercedes e Red Bull sono veloci, ma potremo compararle solo in Australia. La stagione è lunga, ci sono 22 gare”.
La sensazione è che la Ferrari si trovi comunque già a rincorrere e che la trovata del Das, il volante mobile, abbia in qualche modo agitato l’ambiente: “E’ una innovazione come tante altre su tutte le vetture. Questo sistema guarderemo quanto potrà portare in termini di prestazioni e, se la Fia lo riterrà legale, capiremo come montarlo sulla vettura entro fine stagione”. Ma più che le innovazioni sembrano i problemi tecnici quelli che la Ferrari è chiamata a risolvere in fretta. (LaPresse)