ROMA – Un errore inatteso quanto beffardo e Leclerc getta contro le barriere la vittoria e la possibilità di rilanciarsi con forza per la conquista del titolo mondiale. Il Gp di Francia sembrava essere la gara della svolta, quella adatta per certificare, dopo una pole d’altri tempi e una prima fase di gara perfetta, la rimonta delle Rosse e del monegasco all’inseguimento di Verstappen. Ma una sterzata del destino, soprattutto del posteriore della vettura non controllato a dovere da Leclerc che non riesce a tenere in pista la sua Ferrari, hanno dissolto ogni illusione. Ne approfitta Max Verstappen che dopo essersi tenuto a ruota del monegasco abortendo dopo un primo tentativo ogni velleità di sorpasso, ha preferito adottare una strategia più di rimessa che alla fine lo ha premiato con il massimo risultato possibile.
Dopo il crash e l’ingresso della safety car l’olandese, che aveva appena fatto il pit stop anticipando tempi e strategie, si è messo in testa e ha gestito la gara fino alla fine, controllando al meglio l’usura delle gomme. Dietro al campione del mondo che ora allunga in classifica generale, sono riuscite a trovare spazio di gloria le due Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, bravo nel finale di gara a sfruttare una indecisione di Sergio Perez in regime di virtual safety car bruciando il rivale sul tempo. Il Cavallino si può consolare con la grande prestazione offerta da Carlos Sainz. Partito in penultima posizione in griglia, causa la sostituzione della power unit, è risalito fino alla quinta posizione, dopo aver accarezzato per alcuni giri anche la possibilità del podio. A dimostrazione dell’affidabilità della F1-75 che non fa che aumentare il rammarico. Per le ambizioni di Leclerc la battuta d’arresto è un brutto colpo e nella sua dichiarazione a caldo c’è tutta l’amarezza e la rabbia che lui stesso ha sfogato via radio dopo l’incidente.
“C’è stato un problema quando avevo già toccato il muro e non potevo mettere la retromarcia, la vettura non era così danneggiata. Ma non voglio spostare l’attenzione su questo, io a questi alti livelli non posso fare questi errori. Se a fine anno perdiamo per 32 punti, so da dove vengono questi punti mancanti, dai miei errori, Imola e questo qui. Nessuna scusa. Un colpo al mondiale? Credo di sì”, ha ammesso il monegasco non riuscendo a nascondere tutta la sua delusione. Il team però fa quadrato e spinge il monegasco a tornare battagliero come prima. “Di punti se ne sono persi tanti in tanti modi e ne guadagneremo tanti, bisogna guardare ai punti che ci sono ancora in palio e non a quelli persi – ha dichiarato il team principal delle Rosse, Mattia Binotto –. Charles è un campione, nessuno in squadra lo metterà mai in dubbio e abbiamo tutti fiducia totale in lui. Gli ho già detto che si sono dieci gare da vincere, anche oggi come degrado gomme avevamo la meglio su Red Bull e su Max che stava iniziando a degradare dopo una 15ina di giri. Tutto andava per il verso giusto, la macchina è sufficientemente competitiva per fare una doppietta già in Ungheria”. Per Binotto niente drammi ma voltare pagina in fretta. “Non ha senso discutere di un errore di un pilota, di un campione come lui: lui è già con gli ingegneri con il sorriso ad analizzare il suo ritmo. Pensiamo già alla gara della settimana prossima”, è stata la promessa di Binotto. La Ferrari c’è, nonostante le occasioni perse.
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