ROMA – Tutto a poche curve dall’ultimo giro, come solo nelle sceneggiature cinematografiche più fantasiose e spettacolari. L’anno folle della F1 regala un finale drammatico e imprevedibile ad Abu Dhabi, teatro di un ‘kolossal’ dove un colpo di scena improvviso sterza il destino di Lewis Hamilton e regala una felicità gonfia di lacrime a Max Verstappen. Per tutti è lui il nuovo campione del mondo di F1 (Fia compresa) ma non per la scuderia tedesca che ha subito presentato due ricorsi ai commissari (respinti dopo tre ore di ‘braccio di ferro’) manifestando comunque l’intenzione di presentarsi al Tribunale d’appello di Parigi.
Il regno del britannico è crollato per mano di ‘Mad Max’ ad una manciata appena di chilometri dal traguardo, quando la ‘safety car’ scesa in pista per l’incidente a Latifi ha sparigliato le carte, concedendo all’olandese la possibilità di appaiarsi al britannico già in fuga per la vittoria (ma con mescole hard usurate), mettersi in scia e superarlo senza problemi conquistando gloria e abbracci insperati. Solo così poteva calare il sipario su una stagione vissuta sul filo dell’imprevedibilità dove nulla è mai stato scontato, e in cui si sono ripetuti contatti, insulti, duelli rusticani senza esclusione di colpi.
Anche al termine della gara la bagarre è proseguita. La Mercedes ha cercato un ultimo disperato ‘sorpasso’ ricorrendo ai commissari per contestare non solo la manovra di Verstappen che si sarebbe comportato in maniera scorretta tentando di superare il rivale in regime di safety car e poi criticando la mancata applicazione del regolamento sul mancato ‘sdoppiamento’ di tutte le vetture prima di ridare il via alla gara. Ore di attesa che hanno tenuto in stand by un mondiale infinito, vinto alla fine con merito da Verstappen, che chiude la stagione con 10 vittorie e 18 podi in 22 gare.
Il duello annunciato si era subito acceso al primo giro quando l’olandese sbaglia la partenza e si fa infilare da Hamilton. Alla prima chicane ‘Mad Max’ cerca subito di superare il rivale. I due si toccano, Verstappen si posiziona davanti all’inglese che taglia la curva e si riprende la prima piazza. Per la Fia il contatto non necessita di investigazione. La Red Bull grida allo scandalo, Hamilton va in fuga e la storia sembra già scritta.
A metà gara il pilota della Red Bull si riavvicina grazie al lavoro di Sergio Perez che rallenta la corsa dell’inglese dopo il pit stop, per poi giocarsi tutto con un pit-stop disperato. Verstappen non riesce però a recuperare il gap di 17″ dal rivale. Ma a quattro giri dal termine Latifi si schianta sulle barriere e arriva la ‘safety car’ che ribalta tutto. Verstappen mette la freccia dopo aver ‘zigzagato’ prima dell’allineamento, Hamilton non ricuce il gap e si inchina.
Un passaggio di testimone da consegnare agli almanacchi nel giorno in cui la Ferrari torna sul podio con un tenace Carlos Sainz che con il suo terzo posto supera in classifica generale il compagno di squadra Leclerc, decimo. Per Verstappen il trionfo è una liberazione. “E’ folle e pazzesco. Sono felicissimo. Non ho mai avuto problemi di pressione. Era una gara come tante dove puoi fare bene. Ho cercato di continuare a spingere e a crederci. E a volte succedono i miracoli”, ha commentato l’olandese volante osannato da un pubblico tutto di marca orange sugli spalti.
Il re è nudo ma mostra lo stile che solo i grandi campioni hanno. “Congratulazioni a Max e al suo team. E’ stata una stagione tra le più difficili. Abbiamo dato tutto in questa ultima parte di stagione. Ora vediamo cosa succederà l’anno prossimo”, ha dichiarato il britannico prima di stringere la mano a colui che lo ha spodestato. Senza polemiche come invece ha fatto il team Mercedes che non intende ancora darsi per vinto. Il Mondiale è finito, anzi no. Mancherà probabilmente un ultimo atto. Fatto di carte bollate e avvocati.(LaPresse)