MONTECARLO (LaPresse) – “E’ un momento triste. L’impronta di Niki rimarrà indelebile in Formula 1”. Il pilota della Ferrari ricorda così Niki Lauda, scomparso nella giornata di ieri. “Mi mancheranno le nostre chiacchierate nel paddock e il suo modo poco diplomatico di dire le cose. Un vero campione, nella vita e nello sport – ha aggiunto il tedesco – Tuttavia siamo qui per correre: quella di Monaco è la gara più iconica della stagione, con le vetture che percorrono le stradine della città in salita e in discesa prima di infilarsi nel tunnel velocissimo e buio, per uscire poi nella zona del porto. È davvero qualcosa di unico. Per piloti e ingegneri il circuito sconnesso e quanto mai distante dalle piste cui siamo abituati è senza dubbio una sfida nella sfida”.
L’ex pilota della Red Bull ha sottolineato che “le vetture hanno bisogno del massimo carico aerodinamico e di un set-up che permetta al pilota di avere la confidenza necessaria a sfiorare i muretti per cercare i tempi migliori – ha sottolineato – A Monte Carlo non c’è spazio per gli errori. Con sette curve lente e praticamente nessun rettilineo, i sorpassi sono quasi impossibili. Per questa ragione qui una buona qualifica è fondamentale. Il tracciato è talmente corto che il traffico nelle prove libere e in qualifica è una costante: si tratta solo di continuare a provare finché non si trova un giro pulito”, ha concluso Seb.