MILANO – Dolce da piccolo e ribelle da adolescente. L’infanzia di Fabio Rovazzi ben rappresenta i cliché del cantante che piace ai giovani. A raccontare la vita dell’artista è sua madre, Beatrice Pizzorno. La donna ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere della sera’. Dall’infanzia al clamoroso successo le sue raccomandazioni non sono cambiate, e continua ad essere una mamma chioccia.
L’infanzia tra frammenti di canzoni
L’infanzia del piccolo Fabio Rovazzi non è segnata da grandi drammi. Mamma Beatrice racconta il suo esordio, molto prima del brano ‘Andiamo a comandare’. “Compose la prima ‘opera’ alle elementari, quando suonava il pianoforte. Si mise lì, prese un foglio con il pentagramma e scrisse un pezzettino a due mani che aveva un suo senso, era orecchiabile”. La signora Pizzorno racconta col sorriso gli inizi del suo unico figlio. Poi il tono cambia un po’ quando racconta la loro crisi. “Quando ha deciso di lasciare la scuola è stato un momento di rottura tra noi. Per me era tassativo che finisse almeno le superiori”. La crisi iniziale è stata poi superata grazie all’impegno dell’appena maggiorenne Rovazzi. “A 18 anni e un minuto è andato via di casa”, ha spiegato mamma. “E’ stato faticoso anche per lui: ha preso in affitto un appartamento, si è dovuto occupare degli allacci, si è cercato un lavoro”.
Gli anni del successo
Ora i rapporti tra Fabio Rovazzi e sua madre sono sereni, ma sono cambiati. “Nei ristoranti andiamo poco, perché c’è sempre qualcuno che si avvicina a chiedere una foto. Se voglio stare sola con lui dobbiamo vederci a casa”. Gli impegni continui del giovane artista li portano a vedersi poco, ma mamma Beatrice è sempre attenta con le raccomandazioni. “Mangia di più e fuma di meno”, dice di ripetergli spesso. “Lui usa la sigaretta elettronica, ma io non sono convintissima che non faccia male”, ha spiegato la mamma di Rovazzi.