NAPOLI – Pianura è in guerra. E ora c’è il rischio dell’escalation. Lo sanno le forze dell’ordine. La questura prova a blindare le palazzine popolari, per evitare una escalation. Ma non fa in tempo. Quasi ogni sera arriva la segnalazione di una sparatoria, un ferito, o peggio. Ieri notte un ragazzo è giunto all’ospedale San Paolo con un proiettile alla mandibola. Erano le 4 e 20. Accompagnato da un amico. Gli agenti del commissariato San Paolo si precipitano al pronto soccorso per ascoltare lui e i medici. Nonostante la ferita al volto, le condizioni non sono gravi, spiegano i sanitari. Lo sottopongono ad accertamenti. Intanto gli investigatori parlano a lungo con Carlo Pulicati.
Vogliono capire cosa sia successo. Abita nel quartiere Pianuta. Il 27enne dice che era in scooter con un amico in via Campanile poco prima, quando è stato avvicinato da due ragazzi in moto. Hanno tentato di rapinarlo. All’inizio pensava che volessero lo scooter. Ma poi si è accorto che pretendevano tutto quello che avesse addosso. Ha reagito quasi subito. Ci ha pensato pochi secondi, poi ha opposto resistenza. I malviventi hanno premuto il grilletto. Anche loro non ci hanno pensato su due volte: una pallottola lo ha colpito alla mandibola ed è caduto a terra.
L’amico lo ha accompagnato al pronto soccorso. Per i medici la prognosi è di venti giorni: ha rifiutato il ricovero ed è stato dimesso nella notte. Poi le indagini delle forze dell’ordine. Gli investigatori hanno sentito l’amico. Poi hanno effettuato un sopralluogo in via Campanile. Gli specialisti della Scientifica hanno battuto la strada in lungo e in largo, ma non hanno trovato i bossoli. Gli accertamenti sono tuttora in corso. Gli scenari a Pianura sono da brivido. Dietro alla rapina ci potrebbe essere altro. E’ un sospetto della Procura: la dinamica è anomala ed è andata a vuoto – riflettono negli uffici della questura – i malviventi potrebbero aver adottato l’escamotage della rapina per assalire il 27enne.
E’ una ipotesi. Qui si spara sugli amici degli amici. Il quartiere è in piena faida. Le forze dell’ordine hanno esaminato il profilo della vittima: Pulicati ha la stessa età di Andrea Covelli, il ragazzo sequestrato, ucciso con un colpo di pistola alla testa e sepolto in via Pignatiello. Anche lui è lontano dalle cosche in guerra. Gli inquirenti hanno accertato che Pulicati non è vicino alle cosche, per un mese avrebbe frequentato un personaggio vicino agli Esposito. Poi è andato all’estero ed è rimasto defilato per un po’ e lontano da tutti. Può bastare questo per attirare l’attenzione dei killer? E’ la domanda degli inquirenti.
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