Fao, 820 milioni di persone nel mondo soffrono la fame ma l’obesità è in aumento

I progressi fatti per dimezzare il numero di bambini rachitici e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita sono troppo lenti, scrive l'agenzia dell'Onu

This photo taken on April 18, 2018 shows a Kashmiri Muslim Bakarwal nomad posing for a photograph with livestock at a temporary camp near Udhampur, some 72km north of Jammu in northern India. The Muslim nomads who lead their goats, cows and horses up and down the Kashmir hills have never felt at ease in modern India and the gruesome rape and murder of a girl from the impoverished community has heightened their fears. / AFP PHOTO / SAJJAD HUSSAIN / TO GO WITH INDIA-CRIME-WOMEN-RAPE-MUSLIM,FOCUS by Alexandre Marchand

ROMA – Oltre 2 miliardi di persone, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, non hanno accesso regolare ad alimenti salubri, nutrienti e sufficienti. 820 milioni di persone hanno sofferto la fame. Il dato è del 2018, e va aumentando per il terzo anno consecutivo. L’obiettivo ‘Fame zero’ entro il 2030 è lontanissimo. E’ lo scenario drammatico che emerge dal rapporto annuale Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2019 realizzato dalla Fao.

Sovrappeso e obesità in aumento

I progressi fatti per dimezzare il numero di bambini rachitici e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita sono troppo lenti. Lo scrive l’agenzia dell’Onu. E, paradossalmente, sovrappeso e obesità continuano ad aumentare in tutto il mondo, in particolare tra i bambini in età scolare e gli adulti. Le probabilità di insicurezza alimentare sono più alte tra le donne rispetto agli uomini in tutti i continenti, con il maggiore divario in America Latina.

La fame nel mondo

La fame sta aumentando in molti paesi in cui la crescita economica è in ritardo, in particolare nei paesi a medio reddito e quelli dediti prevalentemente al commercio internazionale di materie prime. Il rapporto annuale della Fao ha anche rilevato che la differenza di reddito è in aumento in molti dei paesi in cui la fame è in aumento. Rendendo ancora più difficile per i poveri, i vulnerabili o gli emarginati far fronte a crisi e rallentamenti economici.

Situazione allarmante in Africa

In Africa la situazione è estremamente allarmante perché ha i più alti tassi di fame nel mondo, che continuano ad aumentare lentamente ma costantemente in quasi tutte le sotto-regioni e in particolare in Africa orientale. Dove quasi un terzo della popolazione (30,8%) è denutrita. Oltre al clima e ai conflitti, l’aumento è favorito dal rallentamento e dalle crisi economiche. Dal 2011 quasi la metà dei paesi in cui l’aumento della fame si è verificato in seguito a crisi o stagnazione economica erano africani.

Denutrizione in Asia

Il maggior numero di persone denutrite (oltre 500 milioni) vive in Asia, per lo più in Asia meridionale. Insieme, Africa e Asia detengono la quota maggiore di tutte le forme di malnutrizione nel mondo, pari a oltre nove bambini rachitici su dieci e oltre nove bambini deperiti su dieci. In Asia meridionale e nell’Africa subsahariana, un bambino su tre è affetto da rachitismo.

Alimentazione scorretta, rachitismo e deperimento

Oltre alle sfide del rachitismo e del deperimento, in Asia e Africa vivono anche quasi tre quarti di tutti i bambini sovrappeso del mondo prevalentemente a causa dell’alimentazione scorretta. Quest’ultimo è un problema ampio che colpisce 40 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni, 338 milioni in età scolare e adolescenti in sovrappeso, e 672 milioni adulti, pari a uno su otto. ti.

L’accesso irregolare è a un’alimentazione salubre, nutriente e sufficiente però anche una sfida per i paesi ad alto reddito, compreso l’8% della popolazione in Nord America ed Europa. Ciò richiede una profonda trasformazione dei sistemi alimentari affinché forniscano diete sane e prodotte in modo sostenibile alla popolazione mondiale in aumento.

(LaPresse)

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