Fase 2, sulle riaperture Regioni e governo alla stretta finale

Italy's Minister for the South Giuseppe Provenzano (L) and Italy's Minister of Regional Affairs Francesco Boccia attend a swearing-in ceremony at the Quirinale presidential palace in Rome on September 5, 2019. - Prime Minister Giuseppe Conte on September 4 unveiled Italy's new government, a coalition of the anti-establishment Five Star Movement (M5S) and centre-left Democratic Party (PD). Conte, who remains at the helm after 14 months at the head of the outgoing populist government, presented 21 new ministers to be sworn in on September 5. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

ROMA – Pressing delle Regioni sul governo per le riaperture anticipate almeno per attività come barbieri, parrucchieri e centri estetici. La data è quella del 18 maggio e non il primo giugno che ne metterebbe seriamente a repentaglio la sopravvivenza.

Il pressing dei presidenti

Quello dei governatori al governo è un messaggio fin troppo chiaro per evitare che poi agiscano in maniera del tutto autonoma con linee non conformi alle decisioni di Roma. E non è solo il governatore del Veneto e del centrodestra Luca Zaia a sollecitare, ma anche il dem e governatore della Puglia, Michele Emiliano: “se le linee guida dell’Inail non arriveranno per quella data – ha detto – la sua Puglia aprirà lo stesso barbieri, parrucchieri e centri estetici sulla base dei protocolli regionali che ci paiono più che sufficienti”. Un ‘movemento’ che sva prendendo forma quello degli ‘aperturisti’ tanto da far convocare il confronto Stato-Regioni al quale partecipano anche il premier Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Chiediamo certezze

E lo stesso Stefano Bonaccini, governatore del centrosinistra dell’Emilia Romagna a chiedere certezze e a far presente “di aver ricevuto da tanti suoi colleghi la richiesta di avere certezza che dal 18 maggio possano riaprire gli esercizi e le attività commerciali oggi chiuse, ovviamente sulla base dell’andamento epidemiologico e il rispetto di protocolli di sicurezza condivisi”.

Boccia: si lavora per la riapertura

Una linea condivisa dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia sulla “necessità di avere chiarezza, anche per poter dare per tempo le dovute informazioni a chi deve riaprire e deve sapere come, a quali distanze, con quale contingentamento, tornare in attività”.

E ha aggiunto: “Stiamo lavorando per far ripartire questa differenziazione territoriale, dal 18 maggio potranno riaprire gran parte delle attività economiche ma non possiamo far ripartire attività senza protocolli di sicurezza. Comprendo – ha continuato – l’esigenza delle Regioni di avere un quadro che consenta di avviare le riaperture differenziate e ringrazio i presidenti per la condivisione con il governo dell’esigenza di avere linee guida nazionali elaborate dal comitato scientifico su proposta Inail, sulla cui base eventuali ordinanze regionali, emesse prima delle nuove misure, dovranno essere riformulate, a tutela della salute pubblica e della sicurezza sul lavoro”. E sulla situazione contagi ha detto: “Da questa settimana ogni cittadino potrà vedere la situazione della propria regione: da giovedì il ministero della Salute presenterà i dati regione per regione, che saranno raccontati agli italiani ogni settimana”. 

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