POMEZIA – Riparte la Casertana di Carmine Parlato, che nell’ottava giornata valevole per il Gruppo G del campionato 2022-2023 di Serie D, si impone in trasferta allo stadio Comunale di Pomezia, contro i padroni di casa di Mauro Venturi, sconfitti con il risultato di 1-3. Grazie a questo successo i rossoblù campani salgono in classifica a quota quattordici punti, mentre i rossoblù laziali restano fermi a undici.
Favetta show
Al 15’ corner per i falchetti: Turchetta pesca la testa di Favetta che con una torsione perfetta imprime alla sfera la forza e la traiettoria giusta ber battere Marcucci. Turchetta e Favetta al 29’ danno il là all’azione del raddoppio, concretizzata da Favetta che anticipa il compagno e gli avversari. Questa volta la reazione laziale è più concreta. Al 33’ Oi si porta sin sulla linea di fondo e da lì cerca di battere Prisco che di piede devia in angolo. Due minuti dopo sempre Oi se ne va sulla sinistra ed entra in area dove Galletta con un intervento deciso lo atterra e per l’arbitro si tratta di calcio di rigore. Dopo le numerose proteste rossoblù (con un giallo, destinatario capitan Rainone) si porta sul dischetto Massella che spedisce la palla all’angolino alla sinistra di Prisco che si era buttato a destra.
Casoli chiude i giochi
Al 19’ l’attaccante della Casertana Favetta si fa spazio nella nutrita difesa pometina e batte a rete, la palla è respinta sui piedi di Casoli che non ha difficoltà e battere D’Adamo. In pratica la partita finisce qui in quanto il Pomezia non ha più la forza fisica e mentale per orchestrare altre azioni offensive degne di nota e la Casertana si limita a gestire il doppio comodo vantaggio senza correre rischi di sorta. Anzi sono proprio i falchetti a confezionare altre due occasioni da rete. Al 79’ un preciso lancio di Bollino pesca la testa di Favetta che anticipa il portiere avversario ma è beffato dalla sfera che termina a lato e al 93’ con Esposito che si vede negare il poker da un pregevole intervento di d’Adamo. Torna alla vittoria quindi la Casertana che però non vede premiata la sua impresa dalle contemporanee vittorie di Arzachena, Palmese e soprattutto Sorrento.
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