MILANO (LaPresse) – Mike Manley, il nuovo ceo di Fiat Chrysler Automobiles, posiziona le pedine della sua prima linea. Primo fra tutti, Pietro Gorlier. Il torinese, 55 anni, sarà il Chief Operating Officer per la regione Emea. Come responsabile di Europa e Medio Oriente, Gorlier sostituisce Alfredo Altavilla, che si era dimesso lo scorso 23 luglio, e subentra alla guida ad interim di Manley, durata appena un mese.
Nuovo giro di poltrone: tutti i nomi
La nomina del manager Fca, che lascia l’incarico di capo della componentistica, era attesa. Nel nuovo giro di poltrone, tra gli altri, ci sono anche Ermanno Ferrari, che diventa ceo di Magneti Marelli al posto di Gorlier, e il tedesco Harald Wester, che mantiene il suo ruolo di Chief Technology Officer, ma somma a questo l’incarico di responsabile di Maserati, un ritorno.
Manley ci tiene a sottolineare che le nomine sono in continuità con il piano al 2022 illustrato lo scorso primo giugno da Sergio Marchionne, scomparso tragicamente in estate. “Queste nomine contribuiscono ad allineare il nostro team di leadership al conseguimento dei risultati definiti nel nostro piano quinquennale”, scrive il nuovo capo azienda in una lettera ai dipendenti del gruppo a livello globale. Le scelte, prosegue Manley, “sono la garanzia che manterremo il massimo livello di attenzione nel realizzare gli obiettivi e perseguire l’eccellenza in ciascuna delle nostre region e tra i nostri team funzionali”.
Manley tesse le lodi di Gorlier
Il top manager inglese, entrato ufficialmente in carica con il cda del 21 luglio, spende parole lusinghiere per Gorlier. “Pietro – dice Manley – ha dato dimostrazione di comprovata esperienza in ambito commerciale e industriale con Fca. È un manager esperto a livello globale ed essendo anche figlio di un dipendente Fiat ha un profondo rispetto e un’approfondita conoscenza delle nostre attività in Europa”. Gorlier lascia anche la responsabilità di Mopar in Nord America a Steve Beahm. Ferrari, inoltre, il sostituto del nuovo capo Emea in Marelli, entrerà nel Group Executive Council (Gec) di Fca, il massimo organo esecutivo.
Tim Kuniskis, che lascia Maserati a Wester, è nominato capo di Jeep in Nord America e mantiene le sue responsabilità come numero uno di Alfa Romeo. Reid Bigland è nominato numero uno di Ram, un brand che è stato guidato in precedenza dallo stesso Manley. Anche per Bigland è un ritorno, avendo ricoperto quel ruolo negli anni 2013-2014. Inoltre Scott Garberding è nominato Chief Manufacturing Officer e Richard Schwarzwald capo della qualità a livello globale. Manley precisa come questi nomi siano stati selezionati “negli ultimi 60 giorni”, con viaggi continui in tutte le regioni geografiche coperte da Fca.
Il colloquio con i sindacati
In Italia, adesso, i sindacati chiedono un incontro dopo la nomina di un capo Emea, che rappresenta il loro interlocutore diretto. “Ci aspettiamo la convocazione in tempi brevi”, dice in una nota il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano. “Fino ad oggi – aggiunge – era comprensibile l’attesa per la fase di assestamento per l’assegnazione dei nuovi incarichi di responsabilità all’interno del gruppo, da domani non lo è più”.
In particolare, i sindacati si aspettano risposte per Pomigliano e per il Polo produttivo torinese, oltre che per Magneti Marelli e il settore dei cambi e dei motori. Nel frattempo a settembre Fca sul mercato italiano ha visto un forte calo delle immatricolazioni, con la quota in discesa al 22,5%. Le vendite del mese, tuttavia, sono falsate da un agosto ‘pompato’ da un cambio delle norme. Fca guadagna oggi in Piazza Affari il 2,3%.
di Lorenzo Allegrini