Fca, Maserati conferma il lancio dei nuovi modelli: dal 2020 Ghibli ibrida

Soddisfatti i sindacati. Sia Fim Cisl che Uilm valutano positivamente l'impegno di investire su modelli innovativi

Foto LaPresse - Mauro Ujetto

MILANO – Confermando quanto previsto nel piano di investimenti da cinque miliardi che Fca ha presentato nei mesi scorsi Maserati ha annunciato la volontà di varare una nuova gamma di modelli. In gran parte ibridi ed elettrici che metterà in produzione negli stabilimenti di Modena, Cassino e Torino, sia a Grugliasco che a Mirafiori.

I nuovi obiettivi di Fca

L’azienda spiega che tutti i nuovi modelli saranno sviluppati, ingegnerizzati e prodotti al 100% in Italia. E adotteranno sistemi a propulsione elettrica ibridi e a batteria in grado di fornire sia elevata innovazione che alte prestazioni. E avranno come traguardo anche il livello di guida autonoma.

La Maserati lancia i nuovi modelli

Già nel 2020 Maserati avvierà il programma di elettrificazione e la Ghibli, prodotta a Torino, sarà la prima vettura elettrica ibrida del Marchio. Successivamente arriverà un nuovo ‘utility vehicle’ Maserati costruito a Cassino e destinato ad avere un ruolo di primo piano grazie alle innovative tecnologie. Un investimento di circa 800 milioni di euro verrà utilizzato per la costruzione della nuova linea di produzione. Che prenderà il via alla fine del primo trimestre del 2020. L’uscita dalla linea delle prime auto pre-serie è prevista entro il 2021.

Soddisfatto il ministro Patuanelli

Il nuovo impegno del gruppo è salutato con soddisfazione a livello di governo e dai sindacati. Dice il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli: “Sono convinto che il posizionamento sui mercati dell’ibrido e dell’elettrico, già in fortissima crescita, da parte di Fca potrà garantire il rilancio produttivo degli stabilimenti italiani che possono contare sul know-how unico dei lavoratori, capaci di realizzare modelli di assoluta eccellenza”.

Via libera dai sindacati

Soddisfatti i sindacati. Sia Fim Cisl che Uilm valutano positivamente l’impegno di investire su modelli innovativi, mentre è più cauta la Cgil che teme che il varo dei nuovi modelli non sia sufficiente per garantire i livelli occupazionali nei siti interessati. Non la pensano così il sindaco di Torino Appendino e il presidente della Regione Cirio secondo i quali il piano Maserati conferma la volontà di investire in Piemonte con ricadute positive per l’intero settore economico della regione.

(AWE/LaPresse/di Paolo Tavella)

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