MILANO – Fiat Chrysler Automobiles chiude un anno “storico”, come lo definisce il suo ceo Mike Manley, con un quarto trimestre forte che permette al gruppo di prendere la rincorsa per la fusione con Psa, il cui perfezionamento è atteso “alla fine del 2020 o all’inizio del 2021”. In particolare, Fca vede l’utile dei tre mesi aumentare del 35% a 1,578 miliardi di euro, con ricavi in crescita dell’1% a 29,643 miliardi.
Un anno storico per Fca
“Il 2019 è stato un anno molto importante per Fca, abbiamo raggiunto forti risultati finanziari e abbiamo intrapreso azioni per garantire al gruppo un futuro sostenibile”, commenta Manley con gli analisti. I mercati ci credono. Per l’intero esercizio l’utile è in calo del 19% a 2,7 miliardi e i ricavi flettono del 2% a 108,187 miliardi, ma il titolo sale a Piazza Affari e chiude in rialzo dello 0,81% a 12,41 euro. Inoltre Fca annuncia l’accordo raggiunto con il Fisco italiano – che contestava al gruppo di aver sottovalutato le attività di Chrysler nel 2014 al momento della fusione – senza che questo comporti alcun esborso.
Produzioni e vendite
Le consegne globali nel 2019 sono pari a 4,42 milioni di veicoli, in calo del 9%, per la riduzione degli stock in Nord America, le minori consegne della joint venture cinese e in Europa per l’uscita di produzione di alcuni modelli. Il Nord America mostra risultati record, con Ebit adjusted a 6,7 miliardi di euro e margine al 9,1%, in aumento di 50 punti base. Forte l’America Latina, nonostante le difficili condizioni dell’Argentina, mentre l’area Asia-Pacifico è in significativo miglioramento nonostante i rischi portati dal coronavirus. Il virus cinese potrebbe però impattare sull’Europa, dove uno stabilimento, avverte Manley, potrebbe fermarsi “in 2-4 settimane” per la mancanza delle forniture dalla Cina.
La fusione con Psa
In vista della fusione con Psa, Manley è pronto a rilanciare Alfa Romeo e Maserati. Per la casa del Tridente è stato un 2019 “difficile”, con il 45% delle immatricolazioni perse, ma è previsto uno sforzo per “il rilancio e il rinnovo” della gamma con l’elettrificazione e nuovi lanci fino al 2024. Nel secondo trimestre Fca organizzerà un vero e proprio ‘Maserati Day’. “Sono ottimista per il futuro”, spiega Manley agli analisti. Il capo esecutivo di Fca conferma infatti i target 2020. Il gruppo si attende un Ebit adjusted oltre 7 miliardi di euro e un utile per azione adjusted superiore a 2,80 euro, oltre che un free cash flow industriale oltre 2 miliardi.
L’accordo con il Fisco
Ad annunciare la pace fatta con l’Agenzia delle Entrate è il cfo, Richard Palmer. “Abbiamo chiuso l’accordo senza alcun obbligo di versamento in contanti o sanzioni”, precisa il direttore finanziario. Il Fisco accusava Fca di aver sottostimato Chrysler per 5,1 miliardi di euro. Alla fine l’accordo è arrivato su un imponibile maggiore per 2,6 miliardi, che costa al gruppo circa 700 milioni di euro che risultano però già compensati attraverso perdite fiscali pregresse.
(AWE/LaPresse/di Lorenzo Allegrini)