Finanziaria, Salvini contrattacca: “Investiamo sul futuro, non chiederemo le fedi nuziali per salvare il Paese”

Il vicepremier smentisce le ipotesi di correzioni in corsa alla manovra: "Le ricette imposte dall'Europa e dai governi precedenti hanno aumentato il debito pubblico e impoverito l'Italia".

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 06-07-2018 - Roma Politica Viminale. Conferenza stampa su "Operazione spiagge sicure". Nella foto Matteo Salvini Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 06-07-2018 - Rome Politics Viminale. Press conference on Safe beaches operations. In the picture Matteo Salvini

ROMA“Non ci saranno né patrimoniali né prelievi dai conti correnti degli italiani”. Secco il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Intervistato a Radio Radicale il leader leghista taglia corto sulla possibilità di interventi drastici in caso di peggioramento dei conti italiani. “Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il Paese e non abbiamo intenzione di prelevare dai conti correnti. Fa tutto parte della fantasia”, aggiunge Salvini.

In aperta controtendenza con le ultime consiliature

Per Salvini, la bussola della politica economica rimane orientata verso “l’esatto contrario di quel che ha fatto Monti”. “Questa è una manovra che investe sul futuro, sulla crescita e sui giovani – rilancia -. Le ricette imposte dall’Europa e dai governi Renzi, Gentiloni, Letta e Monti hanno aumentato il debito pubblico e impoverito l’Italia”. Dunque avanti senza tentennamenti e niente panico. A dispetto di quanto potrà venire (di negativo) dai giudizi sull’affidabilità dell’Italia da parte delle agenzie internazionali di rating.

“Anche Mattarella è tranquillo”

“Non ho visto il presidente della Repubblica assolutamente preoccupato”, dice ancora Salvini. Il riferimento è ovviamente all’incontro di ieri al Quirinale. “Si leggono sui giornali ricostruzioni fantasiose, fantascientifiche e incredibili mai ascoltate. Ritengo comunque che sia il bello della libertà di stampa e di parola che va sempre tutelata”.

Tasse al ribasso

Secondo una dichiarazione congiunta con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, nell’arco del triennio verranno abbassate le tasse con una media annuale stimabile in 1,7 miliardi di euro.

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