Corruzione in gare di appalto per l’Acquedotto del Fiora: 14 indagati a Grosseto

Corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.

Foto Tiziano Manzoni/LaPresse

GROSSETO  (LaPresse) – Corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. Sono queste le accuse per 14 indagati dalla procura di Grosseto nell’ambito di un’inchiesta per gare d’appalto pubbliche dell’Acquedotto del Fiora spa. Questa mattina militari del comando provinciale della guardia di finanza di Grosseto, personale della polizia stradale e della polizia municipale della città toscana. E oltre ai finanzieri del nucleo repressione frodi tecnologiche della guardia di finanza di Roma, hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla procura nei confronti dei 14 indagati nonché di quattro società per i reati contestati.

Indagati 14 persone per aver pilotato le gare d’appalto dell’Acquedotto di Grosseto

Dall’indagine denominata ‘Black Water’ sarebbe emerso che gli indagati, in concorso tra loro. Avrebbero pilotato gare d’appalto della società la partecipazione pubblica dell’Acquedotto del Fiora Spa. Affinché le gare stesse venissero aggiudicate a cinque società. Newlisi Spa di Milano, Ecospurghi Amiata Snc di Siena, Ecospurghi di Casprini Emanuele & Sas di Siena. E ancora i F.lli Marconi snc di Grosseto e Autospurgo Labianca di Grosseto. Durante le operazione sono stati notificati anche 14 avvisi di garanzia. Per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e turbata libertà degli incanti.

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