PARIGI – Nuovo blitz delle Femen alla cerimonia per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Le attiviste sono riuscite a scalzare gli agenti della security e ad infrangere la barriera di sicurezza che separava le transenne del pubblico dal percorso in cui passava il convoglio delle auto della presidenza americana.
Femen, le militanti a petto nudo
Una delle due donne del movimento Femen, a seno nudo, è stata fermata dalla polizia. L’attivista era quasi riuscita a raggiungere l’auto a bordo della quale viaggiava il presidente statunitense Donald Trump, quando è stata braccata dalla polizia. L’altra ragazza, invece, anch’essa a seno scoperto, era stata bloccata più lontano, ed è stata portata via dagli agenti che presidiano il luogo della cerimonia. Oggi si tiene infatti la commemorazione del centenario della data che mise fine alla Grande Guerra, il primo dei due conflitti mondiali che falciarono migliaia di vite umane. Entrambe le donne fermate avevano una scritta sul petto: la scritta “Ipocrisia”.
“Lotta comune per la pace”
Nel corso della cerimonia, il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un appello a decine di leader mondiali riuniti oggi a Parigi. Dobbiamo “costruire sulle nostre speranze piuttosto che giocare sulle nostre paure l’uno contro l’altro“, ha detto alla platea all’Arco di Trionfo. Tra le varie rappresentanze europee e mondiali, spiccava la presenza dei presidenti di Stati Uniti e Russia Donald Trump e Vladimir Putin. In prima fila anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Sull’idea del leader francese della creazione di un esercito europeo è intervenuto Vladimir Putin. Secondo quanto riferisce la Tass, il presidente russo ha dichiarato che si tratta di un’ipotesi “sensata” e che si inserisce “in un processo positivo“.
Di parere opposto Donald Trump. Venerdì il tycoon aveva al contrario definito l’idea di Macron “un insulto” agli Stati Uniti.