Tentato omicidio del boss della Sacra corona unita, sospettato arrestato

È Giuseppe Moscara, 24enne affiliato alla cosa Montedoro

Ufficio Stampa Polizia di Stato / LaPresse

CASARANO – È stato fermato questa mattina il presunto autore materiale del tentato omicidio del 28enne Antonio Afendi Amin, raggiunto da una raffica di colpi di kalashnikov e fucilate il 25 ottobre a Casarano. Destinatario del provvedimento un 24enne del posto, Giuseppe Moscara, affiliato alla cosca ‘Montedoro’.

L’arresto del responsabile del tentato omicidio

Sono stati i suoi carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Casarano ad eseguire l’operazione. Il risultato di quanto disposto precedentemente dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia, Guglielmo Cataldi. E del sostituto Francesca Miglietta. Afendi è infatti ritenuto dagli inquirenti l’astro nascente del clan Potenza della Sacra corona unita. Di questa era riuscito ad assumere il comando dopo la morte del boss Augustino Potenza. Che era stato ammazzato a pochi passi da un ipermercato a Casarano il 26 ottobre di tre anni fa.

La battaglia dello Stato contro la criminalità organizzata

Senza dubbio una vittoria da parte delle istituzioni nei confronti della criminalità organizzata operante in Calabria. In questo senso la Scu, lo scorso anno, aveva subito un durissimo colpo. Era il settembre del 2018, infatti, quando l’allora presunto boss della Scu, Tommaso Montedoro, ritenuto uno degli elementi di spicco della malavita salentina, aveva deciso di collaborare con gli investigatori.

L’uomo, un 41enne originario di un Casarano, fu accusato in quella circostanza di associazione mafiosa, tentato omicidio e associazione a delinquere. Il lavoro delle forze dell’ordine e degli investigatori è dunque costante nei confronti della Scu, un’organizzazione criminale italiana che ha fatto degli accordi criminali con i clan dell’est europeo il suo punto di forza. La Scu è stata più volte osteggiata dallo Stato. Che, grazie ad un gran numero di arresti in tempi recenti, è riuscito a ridimensionarne la potenza. Particolare attenzione viene rivolta non solo al Salento, dove il gruppo criminale ha le sue radici, ma anche nel tessuto imprenditoriale nel resto del Paese.

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