Ferraiuolo “tesoriere” del nipote Ferraro: a incastrarlo le riprese. Guida sospeso da sindaco

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Giuseppe Guida, Nicola Ferraro ed Amedeo Blasotti

CASERTA – Nell’inchiesta sugli appalti truccati alle Asl viene trattato fra l’altro il ruolo dell’ex presidente del consiglio regionale, il medico Pietropaolo Ferraiuolo, che avrebbe fatto da “tesoriere” del denaro frutto degli accordi illeciti. Avrebbe trasferito, si legge nell’ordinanza, denaro contante, a lui consegnato da Antonio Moraca e proveniente da alcuni imprenditori, all’ex consigliere regionale Nicola Ferraro (suo nipote) consegnandolo nelle mani di quest’ultimo, cosi da recidere ogni forma di legame fra Ferraro e gli imprenditori a questi legati ed osta
colare le indagini relative all’accertamento sul motivo dei pagamenti. Per il giudice delle indagini preliminari mancano indizi sufficienti per affermare che la ripresa del sistema corruttivo e di infiltrazione nella pubbliche amministrazioni da parte di Ferraro si sia nuovamente inserito nel contesto camorristico di pregressa appartenenza e che il flusso di denaro che viene poi depositato presso l’abitazione di Ferraiuolo, finisca per confluire nelle casse dei Casalesi ed in particolare del gruppo Schiavone.

E’ quindi caduta l’aggravante della agevolazione mafiosa per i reati. Fra l’altro, Moraca si recava a Casal di Principe presso l’abitazione di Ferraiuolo: lo si vede scendere dall’auto con una busta tra le mani e la polizia giudiziaria più volte ha documentato questi spostamenti. Dalle riprese di una telecamera installata in strada emerge che Moraca si recava effettivamente a casa di Ferraiuolo. Le immagini attestano l’arrivo di Moraca con una busta nelle mani e la sua successiva uscita senza la busta nonché l’arrivo, dopo pochi minuti dei fratelli Nicola e Luigi Ferraro (quest’ultimo non indagato) che entrano per il portone principale per uscire dopo circa 3 minuti. In alcune immagini si vede la consegna del denaro da parte di Moraca a Ferraiuolo che, poi, lo ripone all’interno dì una stanza della sua abitazione e quindi l’arrivo di Nicola a Ferraro al quale lo zio consegna le banconote. Si vede Moraca seduto ad un tavolo contare dei soldi alla presenza di Ferraiuolo che nel frattempo prende un blocchetto per appunti. Poi Moraca rimette il denaro nella busta che consegna al Ferraiuolo che la ripone all’interno di un mobile.

In altre riprese l’anziano medico, dopo aver ripreso la busta contenente il denaro, non prima di aver trattenuto una parte dello stesso, la riconsegna al nipote Nicola Ferraro che la intasca ed esce dall’abitazione. L’indagato adducendo motivi di salute si è avvalso della facoltà di
non rispondere ma evidente appare in ragione della delicatezza del suo compito il pericolo che lo stesso, a prescindere dalla sorte cautelare di Ferraro, possa reiterare queste condotte. Viene applicato il divieto di dimora a Casal di Principe e questa misura non risulta di ostacolo alla applicazione in altra sede delle terapie farmacologiche connesse alle sue condizioni di salute. Intanto, sono arrivati i provvedimenti di sospensione firmati dalla Prefettura per il coordinatore provinciale di Forza Italia Caserta Giuseppe Guida. Il partito azzurro lo aveva già sospeso dall’incarico, da ieri è sospeso dalla carica di sindaco e sospeso ma non decaduto dalla carica di consigliere provinciale. In quest’ultimo incarico, al primo consiglio utile, dovrebbe essere sostituito da Pietro Musto, primo dei non eletti nella lista “Caserta al centro”.

Quanto all’ex consigliere regionale Luigi Bosco, avrebbe cercato d’ottenere vantaggi per una possibile candidatura alle elezioni europee che si sarebbero svolte nel 2023. In tale contesto può inquadrarsi anche l’incontro organizzato da Onofrio presso l’Holiday lnn, al quale partecipavano anche Giuseppe Rea e Domenico Romano, con il docente ed ex assessore regionale Angelo Montemarano (non indagato) “che quale punto di riferimento politico nel campo della sanità pubblica di indubbia rilevanza, gli sarebbe potuto tornare certamente utile nella sua impresa elettorale”. Bosco, come riportato ieri su queste pagine, avrebbe avuto un ruolo marginale senza mai incontrare Ferraro. e un ruolo marginale viene attribuito dal gip anche all’ex direttore generale dell’Asl Amedeo Blasotti, per il quale è decaduta la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Caserta. Ieri la Cisl Fp di Caserta ha rinnovato la “fiducia nell’operato della magistratura” e auspicato che Blasotti “possa intraprendere un nuovo percorso professionale, valorizzando la propria comprovata esperienza e competenza in ambito sanitario”.

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