MILANO– La fondazione Aiuto alla chiesa che soffre piange le vittime dell’attentato avvenuto durante la messa domenicale nella cattedrale dell’isola filippina di Jolo, nella provincia di Sulu appartenente alla Regione autonoma nel Mindanao musulmano. Come ha raccontato ad ACS monsignor Lito Lampon, vescovo emerito di Jolo e arcivescovo di Cotabato, uno dei due ordigni è esploso all’ingresso della cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo, mentre l’altro nel parcheggio antistante. “È successo durante la santa messa. La prima bomba è esplosa mentre i fedeli cantavano l’Alleluia – ha continuato – la seconda mentre le autorità rispondevano al fuoco”.
L’accaduto
L’amministratore apostolico di Jolo, padre Romeo Saniel, ha inviato un messaggio ad ACS. “La maggior parte delle vittime è composta da fedeli che venivano tutte le domeniche alla messa delle 8 di mattina. Daisy Barade delos Reyes è stato il presidente del consiglio parrocchiale, Romy Reyes e sua moglie Leah erano miei amici. Tutti loro sono rimasti coraggiosamente a Jolo nonostante le minacce e l’alto livello di insicurezza”. Saniel è convinto che si tratti di un attentato anticristiano e che le vittime siano state uccise a causa della loro fede. Aiuto alla chiesa che soffre ricorda, in una nota, di aver più volte denunciato che “da anni, nella regione a maggioranza islamica di Mindanao, i cristiani subiscono attacchi orribili a opera degli estremisti islamici e separatisti di Abu Sayaf, affiliati ad Isis”.
LaPresse
Filippine, ACS: “Dolore per attacco Jolo, colpiti perché cristiani”
La fondazione Aiuto alla chiesa che soffre piange le vittime dell'attentato avvenuto durante la messa domenicale nella cattedrale dell'isola filippina di Jolo