CLEVELAND (Francesco Biondi) – Sembra semplice dire che quando LeBron James gioca così non ce n’è per nessuno. Ed invece è proprio quello che sta accadendo tra Cleveland e Boston. Servirà gara 7 per decidere le finali della Eastern Conference della Nba. Una grande prova da parte dei padroni di casa, terminata con un +10 (109-99 il risultato) che tuttavia non rende giustizia all’andamento del match. Di fatto non c’è stata mai partita anche perché, ripetiamo, quando LeBron James decide di vincere non esiste avversario o difensore che tenga.
Uno score finale impressionante
Alla fine saranno 46 i punti, conditi da 11 rimbalzi e 9 assist, per il numero 23 dei Cavs. Una prestazione da alieno diranno in tanti alla fine, uno score da “migliore del pianeta” commenterà il suo tecnico Tyronn Lue. Si va a gara 7, dunque, grazie ad un fenomeno che, con una grande squadra alle spalle certamente, sta giocando il suo miglior basket di sempre. Giunto al suo quindicesimo campionato, infatti, LeBron è riuscito a raggiungere un livello difficilmente immaginabile per un giovanotto di 33 anni che corre, salta e schiaccia come se ne avesse 10 di meno. Quasi cinquanta minuti in campo per lui che non ha sentito mai la stanchezza e che ha annientato i Celtics sotto gli occhi di un pubblico in visibilio.
I tentativi dei Celtics di ribaltare il risultato sono risultati vani
Gli ospiti, dal canto loro, hanno incassato la settima sconfitta su otto incontri giocati lontano dalle mura amiche dove, di contro, sono al momento imbattuti. I ‘verdi’ ci hanno provato a restare in partita con la coppia Terry Rozier–Jaylen Brown (28 punti per il primo, 27 per il compagno di squadra) arrivando a -7 nell’ultimo quarto. Le speranze ospiti di riprendere i padroni di casa e vincere sono sbattute contro un LeBron per il quale sono finiti gli aggettivi. Ora gara 7 a Boston dove è davvero tutto possibile.