Firenze, 29 giu. (LaPresse) – La sera del 30 novembre 2012 in un castello vicino a Fiesole (Firenze) circa duemila partecipavano a una festa di Halloween quando improvvisamente crollò una balaustra: furono 13 i feriti, il più grave dei quali riportò gravi traumi alla testa e al volto con lesioni permanenti. A distanza di quasi sei anni dai fatti, il tribunale di Firenze oggi ha condannato a una pena di tre anni e tre mesi di reclusione, per crollo colposo e lesioni personali colpose, Giuseppe Lingria, che nel 2012 gestiva il castello dove si svolse la festa. Il pm Leopoldo De Gregorio aveva chiesto per l’imputato una condanna a cinque anni di reclusione. Lingria è stato, inoltre, condannato a risarcire le persone rimaste ferite, costituitesi parte civile, per un valore complessivo di oltre 250mila euro, e interdetto per cinque anni dai pubblici uffici. Assolto, invece, dai reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e somministrazione di alcolici a minori per intervenuta prescrizione. Assolto dall’accusa di falso, sempre per prescrizione, l’ingegnere incaricato di redigere la relazione per chiedere l’agibilità, per il quale la stessa accusa aveva chiesto l’assoluzione.
il processo
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini e del processo, nel castello erano entrate circa duemila persone, sebbene la capienza massima certificata dalla polizia municipale di Fiesole fosse di 600. Molti dei partecipanti alla festa si affollarono su una scala che collegava due piani dell’edificio facendo crollare la balaustra e facendo precipitare molti giovani di sotto.