FIRENZE – Nell’ambito dell’inchiesta sui presunti pestaggi ai danni di detenuti nel carcere fiorentino di Sollicciano, la pm Christine Von Borries ha chiesto il rinvio a giudizio per dodici persone, delle quali due medici e dieci appartenenti al corpo degli agenti di polizia penitenziaria. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di tortura e falso in atto pubblico. Il coinvolgimento nell’inchiesta dei due medici, all’epoca dei fatti contestati, tra il 2018 e il 2019, in servizio presso il carcere di Sollicciano, è emerso solo oggi, con la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo l’accusa, avrebbero redatto falsi certificati in relazione alle condizioni dei detenuti vittime delle presunte violenze da parte degli agenti.
Il caso esplose nel gennaio scorso, quando tre agenti penitenziari, tra i quali un’ispettrice, finirono agli arresti domiciliari, mentre per altri sei venne disposta la misura cautelare dell’interdizione dall’incarico per un anno e dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Secondo le accuse, nell’ufficio dell’ispettrice sarebbero avvenuti almeno due episodi di pestaggi ai danni di altrettanti detenuti.
(LaPresse)