FIRENZE (LaPresse) – C’è un fermo d’indiziato di delitto per l’aggressione e la violenza sessuale ai danni di una studentessa di origine mongola di 21 anni, avvenuta la notte scorsa a Firenze, nei pressi del viadotto del Varlungo. Si tratta di un 25enne di origine romena, in Italia senza fissa dimora. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva abbandonato un marsupio con i suoi documenti sul luogo della violenza. Gli uomini della squadra mobile fiorentina lo hanno rintracciato in uno stabile abbandonato non lontano da dove avrebbe aggredito la ragazza.
Parla il sindaco di Firenze
“Siamo vicini alla vittima della violenza sessuale avvenuta la scorsa notte a Firenze. Alla giovane, che ha scelto la nostra città per studiare, vanno la massima solidarietà e la volontà di aiutarla nei modi e nei tempi che saranno possibili”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando di quanto avvenuto la scorsa notte nei pressi del ponte del Varlungo dove una 21enne è stata picchiata e violentata.
“Ringrazio la polizia di Stato e la Procura – aggiunge il sindaco – per la rapidità con cui hanno individuato e fermato il presunto colpevole. Ora ci aspettiamo la massima severità perché paghi per quello che ha fatto fino in fondo. Firenze, ancora una volta, dice basta alla violenza sulle donne”.
Casi di violenza sessuale, la risposta dello Stato è debole
“Ad oggi è ancora troppo debole la risposta dello Stato per combattere i reati di violenza sessuale. Nelle prossime ore depositerò la mia proposta di legge per introdurre l’aumento delle pene contro chi commette simili reati”. Lo annuncia in una nota Edmondo Cirielli, questore della Camera dei deputati e responsabile Giustizia di Fdi, commentando l’episodio di Firenze, dove una studentessa di 21 anni ha denunciato di essere stata violentata pressi del viadotto Marco Polo al Varlungo.
“Serve tolleranza zero contro reati che creano un forte allarme sociale”. Lo spiega Cirielli ricordando di aver già presentato una proposta di legge che prevede la reintroduzione e l’aumento delle pene per chi commette atti osceni in luogo pubblico.