FIRENZE (LaPresse) – Sequestro a Firenze. E’ stato infatti sottoposto a sequestro preventivo il bar pasticceria Curtatone che si trova Borgo Ognissanti. I titolari di fatto sono i fratelli Giovanni e Renato Sutera.
Firenze: traffico di droga e bancarotta fraudolenta.
I due sono stati arrestati già il 27 marzo scorso nell’ambito di un’inchiesta su una presunta associazione per delinquere finalizzata alla coltivazione, in Spagna, di ingenti quantitativi di marijuana da importare e commercializzare in Italia.
Il provvedimento di sequestro, eseguito da carabinieri e guardia di finanza, è stato disposto in via d’urgenza dalla procura distrettuale antimafia. Ciò nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta scaturita dalle stesse indagini sul traffico di droga. Nel marzo scorso infatti la procura di Firenze aveva già chiesto il sequestro preventivo del bar ai fini della confisca. Ma il gip lo aveva negato.
La tecnica utilizzata e la condanna all’ergastolo.
Secondo quanto spiegato dai carabinieri, il valore del bar sequestrato è di circa un milione di euro. Per gli inquirenti, i fratelli Sutera avrebbero costituito società commerciali fittizie per poi intestarle a prestanome. Un modo dunque per schermare la titolarità e comunque la disponibilità effettiva del bar, a loro pienamente riferibile. Le società di volta in volta venivano fatte fallire, omettendo sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte.
Giovanni Sutera, palermitano di 60 anni, esponente di una cosca mafiosa, era stato condannato all’ergastolo. Questo perché riconosciuto colpevole dell’omicidio di un gioielliere fiorentino e dell’omicidio della diciassettenne Graziella Campagna. L’omicidio era infatti avvenuto a Villafranca Tirrena (Messina) nel 1985. Al momento dell’arresto del 27 marzo scorso Giovanni Sutera godeva della libertà condizionale.