Floyd, processo a Chauvin: mostrati i video della bodycam dell’agente

Nel corso del processo contro l'ex agente di polizia Derek Chauvin, accusato dell'omicidio di George Floyd, sono stati mostrati i video girati dalla bodycam dell'agente in cui si sentono le grida di panico dell'afroamericano che dice "Mi dispiace" e "Sono claustrofobico", mentre i poliziotti cercavano di farlo entrare con la forza nel restro di un suv.

MINNEAPOLIS – Nel corso del processo contro l’ex agente di polizia Derek Chauvin, accusato dell’omicidio di George Floyd, sono stati mostrati i video girati dalla bodycam dell’agente in cui si sentono le grida di panico dell’afroamericano che dice “Mi dispiace” e “Sono claustrofobico”, mentre i poliziotti cercavano di farlo entrare con la forza nel restro di un suv. Il filmato ha fornito ai giurati la visione più completa dei circa 20 minuti che sono intercorsi tra il momento in cui la polizia si è avvicinata per la prima volta al veicolo di Floyd e il momento in cui è stato caricato su un’ambulanza, e fa parte della serie di filmati e testimonianze che sono stati visti e ascoltati dall’inizio del processo. Nel video, a un certo punto, si vede Floyd balzare in avanti e gettare la parte superiore del corpo fuori dall’auto. Gli agenti alla fine si arrendono, e Floyd li ringrazia. Poi l’uomo viene atterrato a faccia in giù e ammanettato. A quel punto Chauvin gli ferma il collo con il ginocchio, un altro agente gli tiene la schiena e un terzo le gambe. I tre nel frattempo parlano con calma chiedendosi se Floyd fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’agente Thomas Lane ha chiesto due volte se dovessero far rotolare Floyd sul fianco, e in seguito ha detto che pensava che l’uomo stesse svenendo. Un altro agente gli ha controllato il polso per sentire i battiti e ha detto che non riusciva a sentirne uno. Quando Floyd è stato finalmente portato via dai paramedici, Charles McMillian, un passante di 61 anni che ha riconosciuto Chauvin, ha detto all’agente che non rispettava ciò che aveva fatto. “Questa è l’opinione di una persona”, si sente Chauvin rispondere, “Dobbiamo controllare questo ragazzo perché è un ragazzo grosso … e sembra che probabilmente stia facendo qualcosa”. Mentre Floyd veniva bloccato da Chauvin e da altri ufficiali, si sente McMillian dire a Floyd: “Non puoi vincere” e “Alzati e sali in macchina”. “Non posso”, si sente rispondere l’afroamericano. La difesa ha sostenuto che Chauvin ha fatto ciò per cui era stato addestrato e che la morte di Floyd non è stata causata dal ginocchio dell’agente premuto sul collo dell’uomo, come sostengono i pubblici ministeri, ma dall’uso di droghe da parte di Floyd e dai suoi problemi cardiaci.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome