FOGGIA – Storie di abusi, storie che vedono protagonisti nei panni dei cattivi quelli che dovrebbero dare l’esempio e nei ruoli di vittime le anime innocenti: i bambini. E’ per abuso su minori che un ex prete foggiano, Giovanni Trotta, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Queste le accuse: violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento di minori.
Le vittime tra gli 11 e i 13 anni
I reati sarebbero stati commessi nel 2014 ai danni di 10 minorenni di età compresa, all’epoca dei presunti abusi, fra gli 11 e i 13 anni. La Corte d’Appello ha riconosciuto il vincolo di continua con una precedente condanna definitiva a 6 anni inflitta dal gup di Bari con il rito abbreviato per abusi su un altro 11enne. L’intero quadro di orrori fu scoperto dalla polizia postale proprio mentre gli agenti indagavano su quel caso.
Foto e video mentre abusava dei bambini
Secondo l’accusa, l’ex prete 57enne abusò per mesi dei minori affidati alla sua custodia in quanto dirigente e allenatore della squadra di calcio frequentata dai bambini. Inoltre, Trotta faceva da maestro del doposcuola. Avrebbe fotografato e filmati le sue violenze e adescato altre vittime su WhatsApp e Facebook. Quando fu condannato la prima volta il gup di Bari sottolineò il comportamento ambiguo delle autorità religiose locali che permisero a Trotta di continua a indossare l’abito sacerdotale e a farsi addirittura chiamare ‘don Gianni’, nascondendosi dietro a un’identità fasulla per proseguire la sua attività.
