Foggia, 21 set. (LaPresse) – I carabinieri di Manfredonia (Foggia) hanno arrestato un bancario 41enne del posto, incensurato, per concorso in rapina aggravata. Alle 13 circa dello scorso 10 agosto, a Manfredonia, due individui con berretti e occhiali scuri erano entrati con le pistole in pugno. Ciò nella filiale di via Di Vittorio della Banca Popolare di Milano. Questi dopo aver minacciato e violentemente strattonato uno dei cassieri, si erano fatti accompagnare nel seminterrato. Qui avevano arraffato dalla cassaforte oltre 150mila euro e diverse migliaia di sterline inglesi e dollari statunitensi. Poi la fuga. Il mancato funzionamento del sistema di rilevamento di oggetti metallici all’ingresso, che avrebbe dovuto impedire l’apertura delle porte, la presenza in cassaforte di una somma tanto ingente, di certo oltre all’ordinaria disponibilità. Soprattutto la coincidenza dell’azione con la breve finestra temporale di apertura della cassaforte stessa, altrimenti irrimediabilmente inaccessibile. Questi sono tutti fattori concomitanti che hanno indotto gli investigatori a approfondire le indagini. I carabinieri si sono concentrati sul cassiere.
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Quest’ultimo, minacciato e violentemente strattonato, era dipendente dell’altra agenzia cittadina della banca, quella di via Tribuna, e si trovava lì per l’ultimo giorno delle due settimane che vi aveva dovuto lavorare in sostituzione di un collega in ferie. In più, i Carabinieri erano venuti a conoscenza della sua precaria situazione economica. Da qui le attività tecniche, a questo punto ‘mirate’, che nel giro di poche ore la Procura della Repubblica di Foggia aveva disposto nei confronti del 41enne. Le attività investigative di Arma e Procura della Repubblica proseguono ora per l’identificazione dei due complici che materialmente hanno portato a termine la rapina, e di un terzo uomo. Sfuggito alle telecamere, che dalle indagini risulta aver svolto la funzione di ‘palo’.