MILANO – Entro la fine di agosto Ford arriverà a tagliare settemila posizioni a livello globale, il 10% della propria forza lavoro. Per realizzare economie e adattarsi al calo delle vendite di berline e utilitarie che la casa automobilistica ha registrato in particolare negli Stati Uniti. A renderlo noto è lo stesso gruppo, senza però dare cifre precise per regione geografica.
L’azienda ridurrà il numero di dipendenti
In una mail ai dipendenti riportata dalla testata specializzata Automotive News, il presidente e ceo James Hackett spiega comunque che la cifra complessiva riguarda uscite sia volontarie che involontarie dell’ultimo anno. Al termine del processo, segnala ancora il numero uno dell’azienda, “avremo ridotto la struttura di management di quasi il 20%”. Operazione, questa, che si tradurrà in risparmi annuali per circa 600 milioni di dollari. Ma si tratta solo di una singola voce all’interno di un piano ben più ampio. In autunno lo stesso ceo aveva infatti annunciato come la ristrutturazione del gruppo, pensata per renderlo più “agile”, avrebbe portato a risparmi per 11 miliardi di dollari.
Ford taglierà 800 posizioni in Nord America
Una portavoce di Ford ha poi spiegato all’agenzia francese AFP che circa 800 posizioni saranno tagliate in Nord America – quindi tra Stati Uniti, Canada e Messico – comprese 500 che verranno eliminate questa settimane. A questo si aggiungono 1.500 uscite avvenute nella stessa area nei mesi scorsi attraverso un piano su base volontaria. Misure mirate a contenere i costi andranno a colpire anche Cina, Europa e Sud America, ma non sono al momento noti i dettagli.
Più investimenti su auto elettriche e tecnologie di guida autonoma
“Comprendiamo che questo è un momento difficile per il nostro team. Ma questi passaggi sono necessari per posizionare Ford per il successo di oggi e affinché si prepari a prosperare in futuro”, ha concluso la portavoce. Ford aveva anticipato che avrebbe provveduto a significativi tagli all’occupazione nell’aprile 2018, mentre annunciava un piano per eliminare gradualmente alcuni piccoli modelli in Nord America. Allo stesso tempo, la società sta aumentando gli investimenti nelle auto elettriche e nella tecnologia di guida autonoma. La ‘sorella’ General Motors ha a sua volta effettuato tagli di posti di lavoro nell’ultimo anno per ragioni simili.
(LaPresse/AFP)