Ha debuttato a Parma ‘Foreste Urbane’, la nuova composizione sinfonica di Nicola Campogrande. L’opera, commissionata dalla Filarmonica Arturo Toscanini, nasce da un testo originale del neuroscienziato Stefano Mancuso e fonde musica e scienza. L’obiettivo è tradurre in un’esperienza sonora l’idea che piantare alberi sia la strategia più efficace contro il riscaldamento globale.
Il poema sinfonico si fonda sulla riflessione scientifica di Mancuso, che definisce le piante come la più sofisticata tecnologia naturale per affrontare la crisi climatica. La collaborazione con Campogrande ha trasformato questo pensiero in un racconto musicale, immaginando piazze e viali delle città come giardini e corridoi verdi. L’opera diventa così un invito a lasciare spazio alla vita dove oggi c’è asfalto.
‘Foreste Urbane’ accompagna l’ascoltatore in un viaggio sonoro attraverso cinque metropoli: Parigi, Los Angeles, Parma, Pechino e Medellín. Ogni quadro musicale riflette le caratteristiche culturali delle diverse città. Il percorso spazia dai richiami all’ars antiqua per Parigi alle atmosfere blues per Los Angeles, dalle melodie orientali per Pechino ai ritmi della Cumbia per Medellín, evocando un futuro più umano.
La prima mondiale si è svolta nell’ambito del concerto ‘Nel cuore della foresta’, diretto da Marcus Bosch. Il programma ha offerto un percorso tematico che ha intrecciato visioni diverse della foresta, affiancando alla novità di Campogrande opere come ‘In the Forest’ di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis e la Sinfonia n. 6 ‘Pastorale’ di Ludwig van Beethoven.
La Filarmonica Arturo Toscanini, istituzione di Parma tra le principali orchestre italiane, conferma con questo progetto la sua missione. L’orchestra promuove la tradizione e commissiona nuove opere per rendere la musica un linguaggio vivo e contemporaneo, capace di dialogare con le sfide del nostro tempo, come quella ambientale.
