Forza Italia a picco nei sondaggi

Forza Italia a picco nei sondaggi
Forza Italia a picco nei sondaggi

NAPOLI – Non basta il Berlusconi day e la presenza nel governo nazionale a rilanciare Forza Italia. Il partito rischia sempre più di finire nel burrone della disaffezione e dell’irrilevanza politica. Dopo la morte del fondatore i sondaggi avevano segnalato una grande ripresa di Fi, tornata sopra il 10%. L’effetto nostalgia, però, è durato evidentemente poco nonostante i tentativi dei dirigenti azzurri di onorare in ogni modo la memoria dell’ex premier. Secondo l’ultima rilevazione Swg per La7, Forza Italia è calata a livello nazionale al 6,4% delle preferenze. E il trend negativo sembra difficile, molto difficile, da interrompere. E le Europee incombono. Forza Italia sa di non poter sbagliare e guardandosi le spalle i leader azzurri rimasti si accorgono che dietro di loro sono rimasti in pochi. Le fughe verso Azione e Italia Viva, pian piano, hanno rosicchiato gran parte della classe dirigente berlusconiana. L’addio al Cavaliere non ha spinto praticamente nessuno a tornare sui suoi passi, nonostante annunci ripetuti a più riprese di importanti adesioni in arrivo. In Campania sono andati via in tanti. Da Mara Carfagna a Domenico Brescia, per citare l’ultimo esempio. E in un centrodestra a trazione Fratelli d’Italia (la Lega in Campania fa fatica, molta fatica, ad emergere) i reduci azzurri rischiano di doversi accontentare delle briciole. O neanche di quelle. Come leader in vista delle Regionali si parla soltanto di nomi legati al partito di Giorgia Meloni, sebbene le decisioni su questo aspetto si prendano a livello nazionale, per le Europee il lavoro di coalizione di fatto non è ancora partito. E questa non è la prima volta che accade. Con la differenza che i vari partiti non brillano di luce propria e hanno bisogno, specie Forza Italia, di avere certezze per non ottenere pochissimi seggi già alle Europee. E allora il coordinatore azzurro, Fulvio Martusciello, apre a nuovi scenari: “Non ci apparenteremo con chi fa fughe in avanti. Lo dico con chiarezza: o apriamo un tavolo della coalizione per affrontare insieme le candidature a sindaco, scegliendo in anticipo e in accordo, oppure ci sentiremo liberi di stringere alleanze di centro che, come dimostrano le ultime elezioni, sono vincenti. Nel 2023 Forza Italia è stato l’unico partito della coalizione di centrodestra a presentare liste alle elezioni comunali e provinciali e, in alcuni comuni, ha vinto in solitaria. Di qui il ragionamento: o si costruisce la coalizione in anticipo e in accordo o, in caso contrario, siamo liberi di realizzare intese al di fuori di qualsiasi schema. Di certo non candideremo mai chi fa fughe in avanti’’. E chissà che non possano realizzarsi accordi a sorpresa anche con un mondo moderato e deluchiano che è in continuo fermento. Forza Italia, o meglio, i pochi che sono rimasti a rappresentare un partito che a Napoli non ha più nemmeno una sede fisica, apre a nuove possibilità. Se la via maestra si chiude, del resto, meglio provare a garantirsi una via di fuga prima che sia troppo tardi. E le Amministrative arrivano in concomitanza a quelle elezioni europee alle quali Martusciello è molto interessato, sperando di ottenere una riconferma del suo seggio a Bruxelles. E allora meglio non precludersi alcuna possibilità. Specie quando i consensi sono in inesorabile calo.

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