AVERSA – Quella che doveva essere una giornata di sport e passione calcistica si è trasformata in un incubo di violenza e tensione ad Aversa. Domenica scorsa, allo stadio “Augusto Bisceglia”, si è disputata la semifinale playoff di Eccellenza tra Real Normanna e Nola, una sfida che si preannunciava carica di emozioni e speranze per entrambe le tifoserie. Il campo ha parlato chiaro: 0-0 dopo i tempi regolamentari e supplementari, un risultato che ha premiato la Real Normanna grazie alla miglior posizione in classifica, decretando così l’eliminazione del Nola. Tuttavia, quella che avrebbe dovuto essere una semplice delusione sportiva si è rapidamente trasformata in rabbia incontrollata fuori dal campo, sfociando in gravi episodi di violenza che hanno scosso l’intera comunità.
Poco dopo il triplice fischio finale, un gruppo di sostenitori del Nola ha lasciato lo stadio e si è diretto verso Teverola, distante poco più di un chilometro. È qui che si è registrato il momento più critico della giornata. Lungo il corso principale che collega Teverola ad Aversa, i tifosi, alcuni dei quali armati di mazze da baseball, hanno dato vita a scene di caos, bloccando la circolazione stradale e seminando il panico tra i residenti. Auto e furgoni sono stati fermati in mezzo alla strada, mentre alcuni passanti sono stati costretti a fuggire per evitare il contatto diretto con gli ultras. La furia del gruppo si è poi riversata su un bar lungo il corso, dove i tifosi hanno distrutto tavolini, sedie e arredi esterni, creando una scena di devastazione in pieno giorno.
Le telecamere di videosorveglianza presenti nell’area hanno ripreso ogni dettaglio dell’assalto, con immagini che mostrano chiaramente i volti dei responsabili, molti dei quali a volto scoperto. Questi video, già acquisiti dalla Digos, rendono l’identificazione dei partecipanti agli scontri una mera formalità, aprendo la strada a provvedimenti severi. Per molti di loro si profila il concreto rischio di un Daspo, il provvedimento che vieta l’accesso agli impianti sportivi per anni e che spesso rappresenta una delle sanzioni più temute dai tifosi violenti. Ma non sono stati solo i supporter del Nola a rendersi protagonisti di episodi di violenza. Secondo le prime ricostruzioni, anche alcuni tifosi della Real Normanna avrebbero partecipato ad atti vandalici. Testimoni oculari hanno riferito che, all’uscita dallo stadio, è stato infranto il finestrino del pullman del Nola, danneggiato nonostante la presenza delle forze dell’ordine. Un gesto che, se confermato, potrebbe aggiungere ulteriori nomi alla lista di persone coinvolte nelle indagini.
Intanto, le istituzioni locali stanno valutando le misure da adottare per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro. “Non possiamo tollerare che lo sport, che dovrebbe unire le persone e celebrare i valori più nobili della competizione, venga trasformato in un pretesto per scatenare violenza e paura”, ha dichiarato un rappresentante dell’amministrazione comunale. Anche la società Real Normanna ha preso le distanze dai fatti, esprimendo solidarietà alle vittime degli scontri e condannando fermamente ogni forma di violenza. Oltre al rischio di Daspo, i responsabili potrebbero dover affrontare pesanti conseguenze penali. I danni arrecati ai locali e alle infrastrutture della zona sono significativi e le denunce presentate dai commercianti potrebbero portare a richieste di risarcimento considerevoli. Le indagini della polizia sono già in corso e, con i video delle telecamere in mano agli investigatori, si prevede che i primi provvedimenti possano essere presi già nei prossimi giorni.