Francia, vandalizzata la stele di una sinagoga a Strasburgo

Un altro atto antisemita, il Paese è indignato

STRASBURGO – Due settimane dopo la profanazione del cimitero ebraico di Quatzenheim, nella stessa regione è stata vandalizzata la stele dell’antica sinagoga di Strasburgo. La pioggia di condanne è di nuovo stata immediata, mentre la Francia affronta un drammatico aumento di atti a sfondo antisemita. Dall’Unione europea è arrivata la condanna del presidente dell’Eurocamera, Antonio Tajani: “Condanno il danneggiamento della stele”, bisogna “fermare la recrudescenza dell’antisemitismo”. Il sindaco della città, il socialista Roland Ries, andato nella mattinata sul posto, ha tuonato: “Lo dico di nuovo: ora basta”, promettendo che i responsabili saranno individuati e portati davanti alla giustizia. Per il vice sindaco Alain Fontanel, citato dai media francesi, “la storia purtroppo si ripete”, questo atto “porta tutti i segni dell’antisemitismo”.

La polizia ha aperto un’inchiesta e la prefettura ha fatto sapere che vengono usate le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze. La stele in marmo, posta in un’aiuola, ricorda l’antica sinagoga della città, incendiata dai nazisti nel settembre del 1940 e poi bombardata mesi dopo. Sul monumento, che è stato rimosso a forza dal suo supporto e rovesciato sul fianco, la scritta: “Qui si ergeva dal 1989 la sinagoga di Strasburgo, incendiata e distrutta dai nazisti il 12 settembre 1940”. “Questo luogo in sé è una risposta agli autori degli atti di odio, perché simbolizza gli abusi e gli orrori del regime nazista e la forza di resistenza del popolo francese”, ha dichiarato il sindaco Ries, citato da AFP. Ha anche “condannato questo atto inaccettabile, che prende di mira tutta la comunità nazionale, perché i giusti sono l’onore della Francia”.

La regione del Basso Reno non è nuova a episodi antisemiti. L’ultimo il 19 febbraio, quando 96 tombe del cimitero ebraico di Quatzenheim, a nordovest di Strasburgo, sono state ritrovate ricoperte di svastiche dipinte con lo spray. Per domenica è stata prevista una manifestazione contro l’antisemitismo proprio davanti al cimitero. E il 16 febbraio a Parigi un gruppo di uomini partecipanti alle proteste dei Gilet gialli aveva rivolto offese e insulti antisemiti al filosofo Alain Finkielkraut, scatenando un’ondata di indignazione. Il presidente Emannuel Macron aveva poco dopo parlato al Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche in Francia (Crif), promettendo leggi più dure nei confronti dell’odio verso gli ebrei. In Francia c’è da tempo allarme per l’aumento degli attacchi antisemiti: secondo le statistiche, sono cresciuti del 74% in un anno (311 nel 2017, 541 nel 2018). Tra i fatti più recenti ci sono anche le svastiche disegnate sui ritratti della filosofa Simone Weil e la scritta ‘Juden’ su una panetteria di Parigi.

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