BOLOGNA – Una tragedia, una casualità. Qualcosa di inimmaginabile, un dramma ancora ricco di punti interrogativi. Vogliono vederci chiaro gli investigatori che stanno indagando sulla morte dei due fratellini di origine Kenya a precipitati ieri dall’ottavo piano della loro abitazione.
Le indagini sulla morte dei due fratellini
Avevano 11 e 14 anni, vivevano con il papà, la mamma e altri due fratellini più piccoli. Nessun problema li aveva coinvolti fino ad oggi, chiunque, dai vicini ai dirigenti scolastici, racconta di una famiglia perbene e definita da tutti “normale”. Ieri la polizia ha ascoltato per ore il papà delle due piccole vittime, l’unico che era in casa con loro al momento della tragedia. L’uomo, portato in Questura subito dopo l’accaduto, ha raccontato agli inquirenti che in quel momento era sotto la doccia e che per questo non si sarebbe accorto di niente. Una versione chiaramente ancora tutta da verificare, così come da verificare sono le voci di una ‘sgridata’ dello stesso genitori ai figli poco prima del dramma.
Indiscrezioni su un possibile litigio con il padre prima della tragedia
Il motivo sarebbe stato futile, a quanto pare una banconota di 5 euro che i due avrebbero perso dopo essere andati a fare la spesa. Non si sa se l’accaduto e questo particolare possano essere in qualche modo collegati ma è evidente che la polizia cercherà di vederci chiaro. Si indagherà in ogni caso anche sui rapporti tra genitori e figli, sentendo anche la mamma che in quel momento era fuori con gli altri due figli. È naturalmente ancora sotto choc la donna, così come l’intera comunità, a partire dal sindaco sindaco di Casalecchio (dove avevano vissuto) Massimo Bosso: “Non ci sono mai stati altri problemi – ha detto – se non uno sfratto che li costrinse a cambiare casa e a trasferirsi alla Barca. I due figli – ha concluso – hanno sempre continuato a venire a scuola qui e non mi risulta che abbiano mai generato problemi”.