La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha aperto il bando per l’Efficientamento Energetico 2025-2026, rivolto alle piccole e medie imprese. Con una dotazione di 7 milioni di euro, l’iniziativa mira a sostenere la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti nel settore manifatturiero. Le domande sono state aperte il 15 dicembre 2025.
Possono partecipare le PMI del settore manifatturiero, incluse reti d’impresa e consorzi, purché l’intervento sia realizzato in una sede operativa situata sul territorio regionale. Sono escluse le aziende non manifatturiere, quelle operanti in settori specifici come l’industria del tabacco e le raffinerie, e le imprese soggette al sistema europeo di scambio di quote di emissione.
Il bando finanzierà un’ampia gamma di progetti volti a migliorare la sostenibilità dei processi produttivi. Tra gli interventi ammissibili rientrano l’adeguamento o il rinnovo di macchinari e impianti di climatizzazione, il recupero di calore dai cicli di lavoro e le tecnologie per la cattura dei gas serra. Sono inoltre incentivati l’acquisto di motori, pompe, inverter e altri componenti ad alta efficienza, con l’esclusione di quelli alimentati direttamente da combustibili fossili.
Sarà possibile ottenere finanziamenti anche per impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento, preferibilmente alimentati da fonti rinnovabili, e per i relativi sistemi di gestione. Il bando copre anche le opere edili strettamente connesse, i sistemi di monitoraggio intelligenti e i software di controllo. I sistemi di accumulo sono finanziabili solo se abbinati a un impianto fotovoltaico.
L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto, la cui intensità varia in base alla tipologia di intervento, alla dimensione dell’impresa e al regime di aiuto applicato. Per i progetti di efficientamento, l’aiuto può coprire fino al 25% della spesa per le piccole imprese e fino al 20% per le medie. Se si applica il regime “de minimis”, le aliquote salgono rispettivamente al 40% e al 35%.
Sono previste premialità che possono aumentare il contributo di 10 punti percentuali in base alla riduzione di CO2 ottenuta. Altre tipologie di intervento godono di aliquote specifiche: fino al 65% per la co/trigenerazione, fino al 50% per i sistemi di accumulo e fino al 25% per la cattura di anidride carbonica. I costi di progettazione e collaudo possono essere coperti al 100%. La spesa minima ammissibile è di 25.000 euro per micro e piccole imprese e 50.000 per le medie, con un contributo massimo di 300.000 euro.
Le domande dovranno essere presentate online entro le ore 16:00 del 15 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato delle risorse. La procedura si basa su un sistema a punteggio che premierà i progetti con il maggior impatto in termini di riduzione dei consumi, uso di sistemi di monitoraggio e localizzazione in aree interne. Per essere ammessi, i progetti dovranno raggiungere un punteggio minimo di 14 su 38.
Per presentare la richiesta, sarà necessario allegare una diagnosi energetica redatta da un tecnico qualificato (non anteriore al 1° gennaio 2025), una relazione tecnica dettagliata del progetto e la documentazione economico-finanziaria richiesta.





















